Si giocherà sabato 30 alle ore 15, al Comunale di Abbasanta, la finale di Coppa Italia Eccellenza fra Ossese e Sant’Elena. In palio il titolo, che lo scorso gennaio ha vinto il Budoni, ma anche l’accesso alla fase nazionale della coppa che mette in palio un posto in Serie D (l’ultima squadra sarda capace di ottenerlo è stata il Lanusei nel 2014-2015, arrivando in semifinale e sfruttando la promozione dal campionato delle altre semifinaliste) e la finale di Supercoppa Regionale con la vincente di quella di Promozione.

Per l’Ossese è la seconda finale dopo quella vinta nel 2021-2022 contro il Castiadas per 2-0, arrivando poi alle semifinali nazionali e sfiorando la finale. Per il Sant’Elena, in forte difficoltà in campionato dove è penultimo, è invece la prima volta. In caso di parità al 90’ tempi supplementari ed eventuali rigori.

Il percorso. L’Ossese ha iniziato la Coppa Italia eliminando il Li Punti al primo turno (1-1 all’andata e 0-2 al ritorno), poi ha superato il Taloro Gavoi ai quarti (0-3 e 2-2 nella sfida da ex per il tecnico Mario Fadda) e in semifinale è diventata l’unica capace finora di battere la capolista Ilvamaddalena: 2-0 all’andata, sconfitta con identico punteggio al ritorno ma qualificazione ai rigori. Il Sant’Elena ha iniziato imponendosi sulla Ferrini (2-1 e 0-0), poi ai quarti ha eliminato il Villasimius (0-0 e 2-0) prima del grande risultato col Bosa. Dopo il 3-3 di Capoterra, con pari ospite al 96’ che dava ai bosani un netto vantaggio, ha vinto 0-1 nel finale a Bonorva con un gran gol di Roberto Piroddi, nell’esordio da allenatore-giocatore per Fabio Vignati dopo le dimissioni di Marco Piras. In campionato è stata una goleada dell’Ossese, addirittura 6-1 lo scorso 8 dicembre.

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