Cocco bandiera e leader della Nuorese: 250 volte in verdazzurro, fa festa con gol
L’attaccante: «Ho grande voglia di fare altri anni ad alto livello: fisicamente mi sento bene»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Duecentocinquanta presenze con la maglia della Nuorese, peraltro festeggiate con gol. Per capitan Fabio Cocco celebrazioni in grande stile prima del match con la Villacidrese: il vicepresidente Annico Sanna, l'assessore comunale Sebastian Cocco e il collaboratore della società Salvatore Fenu gli hanno consegnato una maglia speciale per il traguardo tagliato ieri.
In campo, ancora una volta, la bandiera verdazzurra ha fatto la differenza: suo il vantaggio su rigore al 41', ripreso solo dal capocannoniere Ryduan Palermo per l'1-1 finale. "Una giornata molto emozionante, mi ha fatto molto piacere che la società sia venuta a conoscenza del mio piccolo traguardo e mi abbia consegnato la maglia", la gioia di Cocco. "L'unico dispiacere è che, per come si era messa la partita, sia mancato lo spunto per chiuderla ma il pareggio ci sta".
Dieci anni in verdazzurro. Cresciuto nella Puri e Forti di Nuoro, Fabio Cocco ha poi proseguito le giovanili alla Nuorese iniziando però a giocare in prima squadra con Taloro e San Teodoro. La prima delle 250 presenze in verdazzurro (ieri il 61° gol) è all'inizio della stagione 2009-2010, in Coppa Italia col Buddusò, nel suo primo anno a Nuoro vince la Promozione. Resta fino al 2014, capitano dal 2012 e con in mezzo una breve parentesi al Tortolì, poi quattro anni fuori e il ritorno definitivo nel 2018. "Col cuore non me ne sono mai andato", racconta. "Il mio secondo esordio in Coppa Italia col Tonara è stato il momento più emozionante, anche più della vittoria dell'Eccellenza nel 2014: ho fatto doppietta, col primo gol come una liberazione, e abbiamo vinto 2-0. Il mio obiettivo è chiudere la carriera qui, col rammarico perché avrei voluto sempre giocare con la Nuorese. Ho grande voglia di fare altri anni ad alto livello: fisicamente mi sento bene".
Nonostante le numerose difficoltà dentro e fuori dal campo la scelta di Cocco non è mai stata in discussione: "Sarebbe stato molto semplice quest'anno alzare bandiera bianca e andare via, ma non potevo certo mollare ora. Mi sento ancora in debito con società e città". Un ambiente che lo stesso capitano punta a ricoinvolgere: "Siamo andati nelle scuole per portare i tifosi al campo, ieri erano 400 e non succedeva da tanto al Frogheri. Ma vogliamo ancora aumentare".