Villacidrese-Villasimius di Eccellenza si giocherà questo pomeriggio (ore 16) al Comunale di Siliqua, con una novità dell'ultimo momento: a porte chiuse. Una decisione, comunicata dalla Questura, che la società giallazzurra non ha certo preso bene.

«Sembra impossibile, eppure è la realtà», il disappunto del presidente Matteo Marrocu. «Non sono sufficienti evidentemente tutti i sacrifici logistici di allenamenti in spazi ristretti, di ricerca di un campo dove disputare le nostre gare di campionato: uno schiaffo ai nostri sacrifici, ai nostri tifosi che anche se pochi in trasferta sarebbero venuti». Come motivazione, la Villacidrese segnala la mancata consegna di documenti di agibilità: «Francamente eravamo preoccupati di capire dove giocare, non pensavamo di dover addirittura recuperare non so quale documentazione di uno stadio che non è chiaramente il nostro, dove giocano già delle gare ufficiali di Prima Categoria e Promozione senza alcun tipo di problema. Non capiamo di quale ordine pubblico si tratti».

Le difficoltà. La Villacidrese, ultima in Eccellenza con un solo punto, non gioca nel proprio impianto per via dei lavori di ristrutturazione, che prevedono il nuovo terreno in sintetico, e potrà tornare a Villacidro probabilmente solo per l'inizio del 2024. Mercoledì in Coppa Italia col Bosa aveva giocato a Villamar, in precedenza le gare casalinghe sono state anche a San Gavino Monreale e Pabillonis. «Spero che i ragazzi facciano una grande prestazione a vendicare in parte le continue ingiustizie che stiamo vivendo», la chiusura del presidente Marrocu sulla scelta di giocare a porte chiuse oggi.

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