Calcio, alla Sardegna servono impianti a norma: l'appello di Cadoni e Marrocu
Troppi club di Eccellenza e Promozione costretti a giocare fuori dai propri comuni o a porte chiuse, allarme per gli stadi sardiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Tanti club fra Eccellenza (Bosa, Carbonia, Sant'Elena e Villacidrese) e Promozione (Gialeto e Verde Isola, ma anche il Pirri nel Girone A) sono costretti a giocare fuori dai propri comuni o a porte chiuse per difficoltà legate ai campi dove avrebbero la loro casa. «Il problema degli impianti c'è da decenni», spiega Gianni Cadoni, presidente del Comitato Regionale Sardegna, durante L'Informatore Sportivo su Radiolina. «Molti sono in rifacimento in questa stagione, a parte il Sant'Elena che a Quartu - terza città della Sardegna - è quasi dieci anni senza un terreno. Il problema è la lungaggine di questi lavori: si parte dicendo di tenere i campi bloccati per sei mesi e poi rimangono per due anni».
La richiesta è decisa: «Il nostro grido d'allarme è per la maggior parte degli impianti regionali. La preghiera che facciamo alle istituzioni e che portiamo avanti è proprio su questo: fare uno scatto in avanti e mettere a norma i nostri campi». Anche perché il seguito è alto: «Sugli spalti cominciano a esserci tante persone, il livello in questa stagionesi è alzato. Tutti gli impianti devono essere messi a norma e in sicurezza, la nostra opera deve essere anche sociale», prosegue Cadoni. «La situazione è complicata, da Cagliari in giù. Si parla dello stadio del Cagliari, che ha priorità sugli altri, ma ce ne sono tanti altri».
La reazione
Una delle società interessate è la Villacidrese, ultima in Eccellenza che ieri ha pareggiato 0-0 col Barisardo a Siliqua. «È un danno economico e sportivo molto importante: non giochiamo in casa, mischiamo le attività e dobbiamo girare, abbiamo perso non meno di 30.000 euro», segnala il presidente Matteo Marrocu parlando al programma di Lorenzo Piras. «Prima o dopo l'emergenza finirà, ma in questo momento la nostra situazione è drammatica. Noi riusciamo a capire dove giocheremo le partite casalinghe non prima del venerdì. Peraltro l'unica struttura che, con grande cortesia, ci ospita è quella di Siliqua: ma è necessaria una documentazione, indispensabile in Eccellenza, da presentare alla Questura che non abbiamo. E non ci permette di avere pubblico». Con un'ulteriore segnalazione sul Medio Campidano: «Stanno rifacendo i campi a Serramanna, Villacidro, Segariu e altri comuni vicini, manca progettualità». A questo appello è arrivata la risposta di Cadoni: «Al presidente Marrocu invito a tenere duro. Mi dispiace che siano lontani da Villacidro e che addirittura non possano ospitare il pubblico: è un'anomalia, purtroppo alcuni impianti non hanno l'agibilità e altri possono ospitare fino a 99 spettatori».