I lanciatori dell’atletica sarda crescono ogni gara sempre di più, dimostrando spirito di sacrificio e buone potenzialità. A dimostrarlo è la seconda prova del campionato invernale di lanci, andata in scena ieri al ‘’Tommaso Podda’’ di Nuoro, dove sono stati vari i risultati interessanti da parte degli atleti impegnati in gara. Giornata mite, condizioni climatiche ottime, pedana in buonissime condizioni: tutti gli elementi necessari per rendere al meglio, capaci di influire positivamente sulle prestazioni.

Tra tutti spicca il personale di Benedetta Fiori nel giavellotto: l'Allieva del Cus Cagliari ha siglato il suo nuovo personale con la misura di 40,14 ottenuta al sesto e ultimo tentativo, precedendo dopo un bel duello una caparbia Azzurra Marchetti (Jf, Dinamica) che ha siglato la misura di 39,86. Un bel passo in avanti per la Fiori, stimolata dal confronto con una ragazza di talento quale la Marchetti, che si caratterizza per una spiccata reattività e una elevazione da ferma notevole, oltre ad essere esplosiva nella fase di lancio. Le prestazioni di rilievo, però, non terminano qui: la primatista sarda Under 20 Annunziata Cattolico (Jf, Cus Cagliari) si è imposta nel lancio del martello da 4 kg con 43,56, sempre nel martello ma da 6 kg ottima prova per Demetrio Roccu (Jm, Olimpia Bolotana) primo con il personale di 42,63. A mettersi in luce è anche il fratello più piccolo Filippo che tra i Cadetti non ha lasciato spazio a repliche sempre nel martello, con la misura di 36 metri netti, e nel getto del peso con 11,75. Nel giavellotto, buon rientro in gara per Jhonatam Maullu (Pm, Dinamica Sardegna)  primo con 58,42 davanti a un Edoardo Valente (Cus Cagliari) in crescita con 54,55 suo nuovo personale. Nel disco ad avere la meglio è stato Michele Mura (Cus Sassari) con un lancio da 43,81.

Soddisfatto Flavio Stochino, responsabile tecnico del settore lanci del comitato regionale. «Queste prime due prove del campionato invernale di lanci, disputate a Sassari e a Nuoro, hanno offerto spunti interessanti», il suo commento, «sempre più atleti sono in pedana, questo dimostra una netta crescita del movimento. È importante incentivare la cultura dei lanci e far sì che ci siano sempre più giovani tecnici motivati e specializzati in questo ambito».

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