Veni, vedi, vici. Al primo tentativo. Il Cagliari beach soccer femminile è appena nato, ma ha fatto già in tempo a sollevare un trofeo. È la Coppa Italia, portata a casa da Privitera e compagne in una finale pirotecnica contro le laziali del Lady Terracina, sotto il sole di Catania. Alla fine l’eroina è la giapponese Saki Kushiyama, che nell’extra-time segna il 3-2 che chiude la rimonta delle sarde e fa prendere alla coppa la direzione dell’isola.

La partita, infatti, non era iniziata nel verso giusto per il Cagliari, col micidiale uno-due del Terracina, firmato Iannella-Benedetti, che aveva complicato le ambizioni delle ragazze di Cicerani.  

Nella ripresa la rabbiosa reazione delle rossoblù, che accorciano le distanze a pochi minuti dal ritorno in campo con Olivieri. Il gol restituisce fiducia al Cagliari, che aumenta i giri del motore e si avvicina più volte al pareggio. E a furia di girarci intorno, alla fine arriva. Succede quasi a tempo scaduto, col sigillo di Saggion che fissa il risultato sul 2-2 e rimanda il verdetto all’extra-time. 

Sono tre minuti di fuoco, ma l’inerzia è tutta dalla parte delle sarde, che al secondo minuto di gioco trovano il gol vittoria con una punizione conquistata e trasformata da Saki. La capitana, Veronica Privitera, alza la coppa: il primo obiettivo è centrato, ora per il Cagliari sarà tempo di campionato.

(Unioneonline/L.Ne.)

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