Il San Salvatore sigla un altro interessante colpo di mercato, che porta in giallonero l’ala veronese Laura Reani.

La giocatrice classe 1996 arriva a Selargius, dove militerà ancora nella A2 femminile di basket, dopo aver giocato le ultime due stagioni, compresa la finale promozione in A1, coi colori del Palagiaccio Firenze.

Alta 184 centimetri, la giocatrice veneta vanta trascorsi nella Buster Verona, nella Famila Schio e a La Spezia, squadra con cui ha conquistato la promozione in A1 nel 2015/16. Poi Alpi e a Campobasso, prima di accasarsi a Firenze, dove ha fatto registrare numeri ottimi come rimbalzista, tra le migliori del Girone Sud con 5,1 di media nell’ultima stagione e 6,6 nella precedente. 

“Laura completa il nostro reparto lunghe, ma in campo è anche una playmaker aggiunta grazie alle sue ottime doti di passatrice”, ha sottolineato coach Simone Righi. “Avrà impatto sia spalle a canestro che nel tiro da fuori, inoltre conosce già buona parte delle compagne. Sono felice di averla qui a Selargius anche perché rappresenta un valore aggiunto importantissimo per il gruppo: è una persona positiva che sa come tenere unito lo spogliatoio. Non vediamo l’ora di averla con noi”.

La nuova arrivata.  “Il mare ha sempre un suo perché, anche lui ha fatto la sua parte! Scherzi a parte, penso che la cosa che mi abbia convinto di più sia stato l’ambiente del San Salvatore, che mi ricorda molto quello a Firenze. Ho sempre pensato che per giocare bene sia necessario anche stare bene, e sono sicura che in Sardegna sarà così. Mi hanno sempre parlato tutti molto bene di Selargius, sia come città che come società. Da avversaria, ho sempre visto delle giocatrici serene nel giocare la loro pallacanestro, e credo che questo sia un aspetto fondamentale in ogni squadra”, ha raccontato Laura Reani. “Dare sempre il massimo, sia dentro che fuori dal campo. Poi vincere piace a tutti, ma la cosa più importante sarà creare un gruppo solido, che riesca ad affrontare ogni tipo di difficoltà senza mai lasciare indietro un centimetro, il resto verrà da sé”.

La nuova lunga selargina ha parlato anche di carattere, atteggiamenti e passioni. “La mia caratteristica principale è l’espansività. Sono un po’ “matta” e, da buona veronese, se c’è da divertirsi sono la prima a buttarsi nella mischia. Cerco di farlo anche in campo, la pallacanestro è un gioco, e spesso quando ci si diverte si ottengono anche buonissimi risultati. Punto sempre tutto sulla squadra, penso che l’alchimia del gruppo sia fondamentale. Non so dire come sia nata la passione per la musica, fin da piccola mi sono sempre ritrovata con qualche strumento in mano, il primo è stata la chitarra. La musica è il mio posto sicuro, e spesso la porto anche nel basket perché penso ci siano molte cose che si possono incrociare come il ritmo, l’esercizio e anche tanti aspetti motivazionali”.

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