Il cronometro rappresenta nell’atletica leggera l’avversario più complesso con cui confrontarsi. C’è chi patisce questa sfida e chi invece, come la giovane sprinter Elisa Marcello, si galvanizza tirando fuori da sé gli stimoli necessari per esprimersi al meglio. La portacolori dell’Atletica Valeria, sabato scorso allo stadio dei Pini di Sassari, si è migliorata sui 100 metri imponendosi in 12’’05 tempo che le vale l’attuale migliore prestazione italiana stagionale tra le Allieve, compiendo un netto passo in avanti rispetto al suo precedente personale di 12’’22 siglato il 21 maggio dello scorso anno sempre nel capoluogo turritano. Corsia tre per l’atleta di Andrea Sole, viso rilassato e sereno: parte dai blocchi con decisione, i primi venti metri le servono per sciogliersi a dovere poi, dai trenta metri in poi comincia la sua progressione e il suo passo si allunga: la falcata si fa sempre più ampia, gambe e braccia sono in perfetta sintonia, il ritmo incrementa notevolmente soprattutto nella parte conclusiva, portando la sprinter a conseguire un risultato di spessore. Ma, oltre al tempo di rilievo, ciò che colpisce è il fatto che lo abbia ottenuto senza essere mai in affanno: segnale, questo, di cui fare tesoro e su cui lavorare, insieme al suo tecnico, in vista degli appuntamenti più prestigiosi.

Sole, sui 100 metri la sua atleta Elisa Marcello ha fatto un vero e proprio exploit: il tempo ottenuto era quello a cui ambivate?

«Premetto che un tempo così, alla prima gara all’aperto della stagione, va benissimo soprattutto tenendo conto che Elisa è una ragazza più propensa ai 200 e ai 400. Detto ciò, sapevamo di avere una buona condizione, in allenamento ha corso più volte sotto i 12 secondi quindi una prestazione simile non mi stupisce, anzi, credo valga già da ora meglio».

Cosa è mancato per abbattere il muro dei 12 secondi?

«Non abbiamo preparato i 100 nel dettaglio, quindi ciò che manca in questo momento sono i lavori specifici. Poi Elisa non ha premuto sull’acceleratore, è stata brava a gestirsi senza esagerare. Ci sarà tempo  per dare il massimo, questa sarà una stagione lunghissima».

Questo tempo sui 100 è frutto di alcuni cambiamenti introdotti. Quali?

«Abbiamo accorciato la falcata per non caricare troppo sui bicipiti femorali, evitando così di esporci ad eventuali infortuni. Inoltre stiamo lavorando moltissimo sulla tecnica di corsa e, in particolare, sull’appoggio dei piedi: è un aspetto su cui stiamo investendo molto e su cui ci concentreremo sempre di più in futuro».

Il personale sui 100 è una iniezione di fiducia importante dopo una stagione indoor non felicissima.

«Esattamente però fa parte del gioco. Elisa alle indoor ha colto il quarto posto ai Tricolori di categoria sui 200, sicuramente volevamo qualcosa di più ma era al sessanta per cento delle sue potenzialità. Ha trascorso un inverno non facile, in cui ha dovuto fare i conti con malanni di stagione e fastidi fisici di troppo che ne hanno limitato l’efficienza. Nonostante ciò, è stato comunque un bene gareggiare: è giovanissima e deve mettersi in gioco».

Quali saranno i prossimi appuntamenti?

«Elisa quest’anno gareggerà spesso, senza strafare. Vogliamo metterci alla prova, prendendo tutto ciò che di buono arriva. Sabato gareggerà sui 200, dove troverà accanto a sé un’avversaria di caratura come Giulia Mannu, poi a metà maggio farà i 100 e i 200 ai campionati sardi Assoluti. Diciamo che sino a giugno il focus sarà proprio sui 100 e sui 200, da giugno ci concentreremo sui 400 dove l’anno scorso si è laureata vice campionessa italiana tra le Allieve».

L’obiettivo principale di quest’anno saranno i 400?

«No, pur essendo andata molto bene l’anno scorso su questa distanza, non voglio che Elisa si specializzi già da ora. Ha solamente sedici anni, è giusto che si diverta e che si cimenti anche sui 100 e sui 200, verrà successivamente il momento di dedicarsi a una specifica distanza».

Quali saranno gli appuntamenti più rilevanti per questa stagione?

«Sicuramente i Tricolori Allievi dove lotteremo per il podio, poi la qualificazione agli Europei Under 20 e l’Eyof ovvero il Festival Olimpico della Gioventù Europea a fine luglio dove già l’anno scorso Elisa prese il bronzo sui 200 e la medaglia d’oro nella staffetta svedese».

Elisa Marcello gareggerà anche a settembre?

«Assolutamente sì, anzi, speriamo di poter trovare qualche meeting anche nel mese di ottobre. Le ultime gare di stagione vanno onorate, offrono sempre spunti di riflessione e potrebbero essere un’opportunità preziosa per migliorarsi ulteriormente».

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