Dopo i fatti della gara contro il Ghilarza che sono costati all’Iglesias, oltre ad una ammenda di 300 euro, diverse squalifiche (Pitzalis sino al primo maggio, Isaia e Zedda per quattro turni) per contestazioni al direttore di gara, si pronuncia il presidente Giorgio Ciccu.

«Sento il dovere di scusarmi per il comportamento non consono tenuto da alcuni tesserati domenica scorsa in occasione della trasferta di Ghilarza. Personalmente - continua – mi sento offeso, e sto valutando le più incisive ripercussioni disciplinari, oltre quelle già inflitte dalla Giustizia Sportiva a carico dei responsabili. Tali atteggiamenti sono da stigmatizzare perché non rispecchiano la cultura sportiva mia e del club che così faticosamente rappresento. Un direttore di gara e i suoi collaboratori possono sbagliare al pari di giocatori, tecnici e dirigenti. Tuttavia nessuno ha il diritto di offendere e soprattutto trascendere. Atteggiamenti ingiustificabile, sempre. È vero che l’arbitro domenica scorsa l’ha fatta grossa e, probabilmente come spesso capita, nel tentativo di compensare ha finito per perdere l’equilibrato controllo della gara ma rimane inqualificabile il comportamento dei miei giocatori e collaboratori. Il pubblico, purtroppo, è più difficile da gestire per una società ma con i tesserati sarò irreprensibile. Chiedo scusa – conclude – soprattutto a nome di tutta la città di Iglesias, da sempre esempio di impegno e sportività in tutta la Sardegna».

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