Tremila chilometri in bicicletta per 12mila metri di dislivello.

È l'avventura in solitaria che Jovanotti ha deciso di fare ad Aoteaora, un'isola a sud della Nuova Zelanda.

Una maratona su due ruote, o piuttosto un'impresa sportiva - con questi numeri da Giro - in nome dell'ambiente ma anche della "purificazione" spirituale.

Il cantante non è nuovo a questo tipo di esperienze: nel 1998, in attesa dell'uscita dell'album "L'albero", aveva fatto un reportage dal titolo "Il grande boh". Una raccolta autobiografica dei suoi viaggi in Africa e in Patagonia, sempre a bordo di un sellino.

Anche stavolta verrà fuori una sorta di documentario, in onda da domani sulla JovaTv, il sito web in cui l'artista carica backstage dei concerti e storie.
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