Una nuova e inedita manifestazione teatrale prenderà il via a Borore domenica 3 novembre, nel salone parrocchiale Don Gianni Casti.

“Teatros a Iscracaglios!” è la prima rassegna di teatro comico, interamente gratuita, a cura della compagnia I Barbariciridicoli, con la direzione artistica di Tino Belloni. Tre settimane di spettacoli e risate con alcune compagnie professionali della Sardegna, impegnate sul versante del teatro comico e dell’arte della risata.

Primo appuntamento con le risate a crepapelle (“a iscracaglios”) domenica alle 18, insieme alla compagnia cagliaritana “Intrepidi monelli” e il loro “Mistero buffo”, l’opera più famosa di Dario Fo, nella versione offerta da Elisa Pistis, pluripremiata attrice sarda che ripercorre il lavoro di Fo con sensibilità femminile, interrogandosi su questioni di attualità sociale.

Sabato 9 novembre ad aprire il sipario del Salone Casti, sarà invece la compagnia di Mogoro Teatro Tragodia con Estrogenia 2.0, spettacolo tutto al femminile che racconta, in forma ironica e demenziale, la “donna” nelle sue molteplici sfaccettature: pregi, difetti, insicurezze e “sbalzi ormonali”.

“Il titolo – spiegano gli organizzatori - oltre al rimando ai noti ormoni femminili, fa riferimento alla fantasia e alla creatività (estro), e a una stirpe (genia) estremamente creativa”.

La rassegna proseguirà con l’irresistibile comicità popolare de I Barbariciridicoli di Ottana, con lo spettacolo di improvvisazione “Skabaretch”.

“Oltre alle esilaranti improvvisazioni – dicono gli artisti della compagnia di Ottana -, offriremo gli sketch più comici e divertenti della nostra recente produzione, a partire da L’epoca del Ri-touch e dallo sketch in limba 'Sa tzuccada de su fumu!', 'I viaggi in-continenti di Tzia Peppanna Culimanna' e 'Bobbore Preda Ischippiumeda'". A chiudere la manifestazione l’appuntamento con “Oltre il Sipario”, un incontro tra pubblico e artisti per spiegare linguaggi e tecniche teatrali.

L’evento è organizzato con il contributo di Proloco, Comune di Borore, Assessorato regionale alla Cultura e Fondazione di Sardegna.
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