A Livorno per girare una puntata della trasmissione “Quattro ristoranti”, Alessandro Borghese non è stato accolto con calore da una parte della cittadinanza. Su alcuni muri e ponti, in particolare nel quartiere Venezia, sono comparsi degli striscioni siglati dal sindacato di base Usb che recitano: “Chef Borghese, lavorare gratis si chiama sfruttamento”, e anche: “Chef Borghese, il lavoro si paga sempre. A Livorno non sei il benvenuto”.

Frasi che si riferiscono alle recenti affermazioni da parte del conduttore in cui parlava dei giovani e della gavetta nel settore della ristorazione: “Stipendi più alti, turni regolamentati, percorsi di crescita. In cambio del sacrificio di tempo, i giovani chiedono certezze e gratificazioni. In effetti prima questo mestiere era sottopagato: oggi i ragazzi non lo accettano”, aveva detto.

“Nell'ambito della campagna Usb 'Cercasi schiavo' abbiamo affisso alcuni striscioni di denuncia - spiega il sindacato Usb sui social -. È lo stesso chef Borghese che qualche mese fa esordì con alcune frasi in difesa di quei ristoratori che decidono di non pagare i propri dipendenti in quanto 'devono imparare' un mestiere. Vorremmo ricordare a Borghese che il lavoro gratuito (e nel nostro paese esiste in diversi settori) si chiama sfruttamento. Il lavoro si paga, sempre". 

(Unioneonline/s.s.)

© Riproduzione riservata