Il fascino della cultura orientale e i paradigmi dell'educazione delle fanciulle in Occidente s'intrecciano nell'avvincente e originale spettacolo "Spanker Machine / dell'Otaku celato", intrigante pièce multimediale firmata LucidoSottile con drammaturgia, regia e coreografia di Tiziana Troja e in programma domani a Dorgali (alle 21, Teatro e Centro culturale).

Liberamente ispirata a "Beside the Bonnie Brier Bush"di Ian Maclaren, la rappresentazione, che rientra nella rassegna "Quarto Movimento" organizzata da Mousikè in collaborazione con il CeDAC Sardegna, propone una convincente Michela Sale Musio nel ruolo della protagonista, Anita, che nell'intimità della sua casa si trasforma in un'eroina da manga e anime giapponesi per evadere dalle regole e dalle costrizioni della società e sentirsi, paradossalmente ma non troppo, finalmente davvero se stessa.

Creatura raffinata e moderna, Anita incarna la complessità della civiltà del terzo millennio, le molteplici sfaccettature di una personalità immersa nella "società liquida" e dunque mutante, con un immaginario fortemente caratterizzato dai cartoons e dalle serie televisive.

Un "corto circuito" fra tendenze differenti, specchio di una fragilità nascosta, di un desiderio di nascondersi dietro uno schermo o di sperimentare curiose sinestesie, per uno spettacolo insieme ironico e amaro, una favola crudele e a tratti struggente, tra sottili provocazioni sul significato dell'esistenza umana, al di là del bene e del male.

(Unioneonline/v.l.)
© Riproduzione riservata