Serbariu, una miniera di canzoniGuccini incanta i seimila fan
Nella miniera di Serbariu, Francesco Guccini ha richiamato un folto pubblico di appassionati del cantautore bolognese. LEGGI L'ARTICOLO COMPLETO SU L'UNIONE SARDA.Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Il suo Amerigo era nato sull'Appennino e fuggì in America a cercar lavoro nella miniera. La sua storia non era tanto diversa da quella di tanti altri Amerigo del Sulcis che negli anni Sessanta lasciarono la Sardegna per cercare pane e salario in Belgio e nella grigia Ruhr in Germania. Cantare quella canzone (che ha dato il titolo a un disco del 1978) a Serbariu sotto le torri di ferro della Grande Miniera fa un certo effetto, suscita emozioni e scatena gli applausi dei seimila fan arrivati a Carbonia da tutta la Sardegna. Non solo vecchi nostalgici degli anni che furono, ma anche tantissimi ragazzini. «In fondo non c'è molta differenza tra questa miniera e quelle della Pennsylvania», commenta.
Gli anni passano, ma Guccini non è cambiato molto. Certo, la barba non è più quella dei tempi di via Paolo Fabbri 43, ma le canzoni sono sempre verdi, senza tempo. Il concerto inizia con qualche minuto di ritardo, ma bastano le note di