Sassari, allo Spazio Tev Gramsci spiegato ai giovanissimi e “La camera delle meraviglie”
Weekend con due spettacoli sul palco di via De MartiniPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Week end con due spettacoli diversi ma adatti ai giovanissimi quello proposto nello Spazio Tev di via De Martini 5 a Sassari.
Sabato alle 21 andrà in scena lo spettacolo “Gramsci Antonio: presente!”, di e con Marta Proietti Orzella e Giuseppe Casu coprotagonista, produzione della compagnia teatrale quartese Actores Alidos. Adatto a spettatori dagli 11 anni in su, ha come incipit le difficoltà di una ragazza alle prese con la tesina su Antonio Gramsci: se non la passa, forse perderà l’anno. Completamente digiuna dell'argomento, rischia di buttare la spugna di fronte alla mole di informazioni da memorizzare. A salvarla, l’incontro con uno dei più grandi intellettuali del Novecento, che la aiuterà a comprendere l’importanza di sviluppare una coscienza critica.
Tra i temi trattati, l'importanza della resistenza, dell'essere cittadino consapevole; il valore (e il privilegio) dell'istruzione, della lingua e delle proprie origini; della curiosità e dell'immaginazione che “non riconosce sbarre, non si può sbattere in galera”; di un'educazione intesa come un processo di liberazione della mente e non come indottrinamento, al fine di contrastare l'egemonia culturale dominante e agevolare lo sviluppo del pensiero critico; l'importanza dell'ambiente e i pericoli del disboscamento.
Domenica alle ore 17 sarà il momento di “Wunderkammer – la camera delle meraviglie” dell’associazione Il Colombre (noti soprattutto per il Bardunfula Festival di Sassari). Un laboratorio che coinvolgerà i più piccoli in un viaggio sorprendente lungo la storia dell'umanità, partendo dall’assunto che la conoscenza umana si basi su due cose: scienza e fantascienza. Nel racconto affascinante di Daniele Salis del Colombre, i due aspetti si intrecciano attraverso oggetti strampalati e veri pezzi antichi provenienti dalle wunderkammer, le camere delle curiosità meraviglianti che nell’Ottocento mostravano ossi di balena accanto a fate mummificate, cervelli di elfi, avanguardistici fenachistoscopi.
