Non è andata bene la seconda serata del Festival di Sanremo per le cantanti sarde Bianca Atzei e Alice Paba che si è esibita in coppia con Nesli.

Entrambe rischiano l'eliminazione dopo le performance di ieri. E oggi, insieme a Giulia Luzi e Raige si sfideranno con Ron, Giusy Ferreri e Clementino. Nessuno dei sei eseguirà la sua cover e due di loro verranno eliminati definitivamente.

Ma nella seconda serata del Festival c'è stato un solo vincitore: è il "pupone" Francesco Totti. In più riprese durante la puntata ha distrutto fior fior di comici passati sul palco dell'Ariston negli ultimi anni. La sua spontaneità e il sorriso quasi ingenuo hanno un effetto esilarante e irresistibile.

Da quando attribuisce alla moglie Ilary Blasi la conduzione di "The Voice" e poi dice "Vabbè, a casa glielo chiedo", all'autore Cheope che diventa Chopin, il capitano della Roma infila una gaffe dopo l'altra ma con la chiave dell'autoironia ottiene un effetto di simpatia immediata.

A riportare al centro la musica sono i due super ospiti della serata. Robbie Williams canta e fa cantare con la sua "Love my life".

ROBBIE BACIA MARIA - VIDEO:

Ma l'entusiasmo e l'emozione salgono con Giorgia che, a sua volta emozionata e quasi tremante, canta il nuovo singolo "Vanità" e poi si esibisce in un medley di tre pezzi sanremesi: "E poi", "Come saprei" e "Di sole e d'azzurro". Una voce cristallina che riporta al 1994, quando solo 23enne la cantante romana incantava l'Ariston.

Per la parte comica, a parte l'involontario Totti, decisamente dimenticabili Insinna-Cirilli-Brignano e un Crozza meno convincente e più "piacione" rispetto a ieri: un colpo al Governo dove c'è il ministro Padoan che potrebbe essere sostituito anche da Clementino, e un altro alle basse nascite in Italia (con l'invito agli italiani a "trombare") e alla situazione delle donne meno pagate rispetto agli uomini e non messe in condizione di avere figli lavorando.

Per quanto riguarda la gara, eliminati i primi due giovani: Braschi e Marianne Mirage. Passano il turno Francesco Guasti e Leonardo Lamacchia. Come l'anno scorso, piccolo giallo sul voto in sala stampa: 12 giornalisti non sono riusciti a votare ma dalla Ipsos spiegano che, secondo i conteggi, anche se tutti quei voti fossero andati al terzo classificato, il risultato non sarebbe cambiato. Caos chiarito, l'esito della gara non viene inficiato.
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