Un nuovo appuntamento per ricordare, a dieci anni dalla scomparsa, il grande tenore Luciano Pavarotti.

E un importante evento mediatico fortemente voluto dalla Fondazione Pavarotti di Nicoletta Mantovani per ricordare colui che chiedeva di poter essere ricordato come "l’uomo che ha portato la lirica alle masse".

Il 6 settembre, nel giorno esatto in cui l’artista si spegneva nella sua casa di Modena, sarà proprio uno show all'Arena di Verona e in diretta su Rai1 a testimoniare come si sia avverato questo suo desiderio e a ricordarne la grandezza.

La serata, condotta da Carlo Conti, inaugura le numerose manifestazioni, il "Pavarotti 10th anniversary", che celebreranno nei prossimi mesi una storia e una carriera uniche, con tappe anche in Tunisia, Qatar, Oman, Indonesia e, ancora in fase di definizione, Cina e Stati Uniti.

Al centro della serata rivive la vicenda umana e artistica del grande tenore attraverso le voci e le testimonianze delle persone che gli sono state più vicine. A cominciare da Plácido Domingo e José Carreras, interpreti di uno dei momenti più alti della carriera del Maestro con "I Tre Tenori", e poi le nuove generazioni a cui Pavarotti ha sempre guardato con curiosità e attenzione, fra cui i giovanissimi tenori italiani Francesco Meli e Vittorio Grigolo, che già calcano i più importanti palcoscenici di tutto il mondo.

Il premio Oscar Nicola Piovani eseguirà per la prima volta "Luciano", brano appositamente scritto a celebrazione della grandezza del Maestro. "Luciano è una canzone-romanza che sto finendo di scrivere - spiega Piovani- dedicata a Pavarotti e alla sua voce sublime. La voce di Luciano Pavarotti comunicava a chi l’ascoltava il senso dell’immortalità, lo sa bene chi di noi l’ha sentito cantare in teatro. Avevamo la sensazione di ascoltare non solo un grande tenore, ma l’idea platonica della voce, una voce pervasa di quella luce che Luciano portava nel suo nome".

Sul palco dell’Arena di Verona anche Eugene Kohn, che ha condiviso molti palcoscenici con Pavarotti e che dirigerà l’Orchestra Filarmonica del Festival Pianistico di Brescia e Bergamo, e il soprano Angela Gheorghiu con il tenore Fabio Armiliato, due artisti che Pavarotti aveva voluto accanto a sé in occasione del suo quarantennale di carriera a Modena, nel 2001. Tra gli amici anche Andrea Griminelli, storico flautista.

Non mancheranno poi numerosi inserti "pop", memorabili contrappunti alla carriera lirica dell’artista modenese, a cominciare da Zucchero che, nel 1992, convinse il Maestro per la prima volta a cantare al suo fianco l’aria della nuovissima Miserere. Zucchero avrebbe partecipato poi a tutte le edizioni del "Pavarotti and Friends" e, proprio da quel 1992, la decisione di "big Luciano" di organizzare ogni anno la grande raccolta fondi che l’avrebbe portato a duettare a Modena con i più grandi artisti pop del mondo.

(Redazione Online / v.l.)
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