Un ritorno grandioso quello del capolavoro di Carl Orff che mancava a Sassari da 26 anni.

La notte scorsa le potenti note dei "Carmina Burana" hanno risuonato al Comunale per la stagione lirica dell'Ente concerti "Marialisa de Carolis". Il pubblico ha dimostrato di apprezzare il ritorno del capolavoro in città e l'esecuzione della complessa partitura da parte di tutti i 170 protagonisti tra musicisti, solisti e coro che hanno affollato il palcoscenico del teatro, a partire dall'Orchestra dell'Ente concerti, diretta dallo spagnolo Jordi Bernàcer.

L'organico era composto da 65 musicisti, tra cui molti giovani alle prese per la prima volta con il capolavoro ispirato agli antichi scritti medievali musicati dal compositore tedesco.

Imponente il Coro dell'Ente concerti, 75 elementi tra soprani, mezzi, tenori e bassi, preparati da Antonio Costa, affiancati dalle 30 giovanissime voci bianche della Corale "Canepa" guidate da Salvatore Rizzu.

L'entusiasmo del pubblico ha superato le convenzioni, strappando applausi anche durante il concerto, in particolare dopo la più nota delle "cantiones profanae", il brano O Fortuna che apre e chiude l'opera, simboleggiando la ruota della sorte che ciclicamente segna l'esistenza umana.

Applauditissimi i tre solisti Aleksandra Kubas-Kruk (già Gilda nel Rigoletto appena andato in scena al Comunale), il baritono Fabio Previati (Taddeo nell'Italiana in Algeri e) ed Ettore Agati, controtenore cagliaritano non ancora trentenne.

Il richiesto bis ha visto l'esecuzione di "Tempus est iocundum", brano in cui sono coinvolti tutti i 170 artisti.
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