Nell'Isola il "Bolero" di Ravel sulle punte della fuoriclasse Luciana Savignano
Lo spettacolo va in scena a Tempio, Macomer e AlgheroLa trascinante magia musicale del "Bolero" di Maurice Ravel, il tema del femminicidio e il carisma dell'étoile Luciana Savignano, una delle ballerine più note nel mondo anche per la vastità del suo repertorio.
Arriva in Sardegna grazie alla CeDac "Bolero. Prigionia di un amore" spettacolo di danza e teatro di Milena Zullo prodotto dalla CPP Danza Padova. Il tour sardo inizia domenica 1° marzo al Teatro del Carmine di Tempio, lunedì 2 marzo lo spettacolo è al Padiglione Tamuli ex Caserme Mura di Macomer, il 3 e 4 marzo al Teatro Civico di Alghero.
Tutte le rappresentazioni iniziano alle ore 21.
Spiega la coreografa Milena Zullo: "La sensualità e l'erotismo che grida libertà nella coreografia di Bejart non potevano che essere il mio punto di partenza; quel grido di libertà diviene qui un grido di prigionia.
Sul tappeto ritmico mantrico, sempre più antico e sempre più vincente, si snodano le due melodie, si distendono sul talamo ritmico e crescono, avvicendandosi, come due voci distinte, facenti parte di una medesima natura. Queste due voci sono diventate per me, suggestionata oggi e da tempo, da tanto anacronistico femminicidio, sono diventate le voci di vittime e carnefici, il racconto della prigionia di un amore malato, un mantra che grida dentro il silenzio".
Sul palco anche l'attore Massimo Scola e i Solisti della C.P.P. Padova Danza diretta da Gabriella Furlan Malvezzi.
"Malgrado la tematica affrontata viri inevitabilmente e maggiormente verso il tessuto emotivo femminile, più atrocemente colpito, volutamente la voce e il corpo della voce è stato affidato ad un uomo, poiché la violenza di genere non ha confini, poiché il dramma della violenza sulle donne è pure degli uomini che restano".