Harrison Ford: «Non smetterò mai di recitare. Un film con mia moglie Calista Flockhart? Mi piacerebbe»
L’attore si scusa con Ryan Gosling, colpito per sbaglio con un pugno durante le riprese di “Blade Runner - 2049”Harrison Ford (Ansa)
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Per quanto, dopo le sue numerose apparizioni, abbia ormai ben poco da dimostrare, il leggendario Harrison Ford continua a non perdere occasione per far parlare di sé. Entrato di diritto nella storia del cinema come autentico emblema della settima arte - in particolare durante gli anni ’80 e ’90 - la star americana è ancora oggi ricordata per le iconiche interpretazioni nella trilogia originale di “Star Wars”, in “Blade Runner” e, immancabilmente, nella saga di “Indiana Jones” firmata Steven Spielberg.
Ridurre una carriera tanto brillante e prolifica ai soli titoli più celebri, però, sarebbe quanto meno riduttivo. Fin dagli esordi, Ford ha lavorato con maestri del calibro di Michelangelo Antonioni in “Zabriskie Point”, George Lucas in “American Graffiti” e Francis Ford Coppola in “Apocalypse Now”, dimostrando fin da subito una notevole capacità di spaziare tra generi differenti. Lo abbiamo visto, tra gli altri esempi, nel drammatico “Il Fuggitivo” di Andrew Davis, nel criptico “Frantic” di Roman Polanski, nel thriller psicologico “Le verità nascoste” di Robert Zemeckis e, più recentemente, nel mondo dei cinecomic con “Captain America: Brave New World” di Julius Onah.
Ma la versatilità di Ford non si è certo limitata al grande schermo: per la sua partecipazione alla serie televisiva “Shrinking” - disponibile su Apple+ e creata da Bill Lawrence, già noto per successi come “Scrubs” e il più recente “Ted Lasso” - l’attore ha ottenuto la sua prima nomination agli Emmy. Pur precisando di non avere alcuna intenzione di abbandonare la recitazione, Ford ha colto l’occasione per esprimere alcune considerazioni personali sul valore effettivo dei premi nel panorama audiovisivo. In un’intervista rilasciata a Variety, ha dichiarato: «Non penso ci sia nulla di competitivo nella creatività e non capisco il bisogno di fare paragoni e mettere in competizione il lavoro di una persona con quello di un'altra. Se ti piace, ti piace, se non ti piace, guarda qualcosa di diverso».
Pur ribadendo la sua gratitudine per la menzione ricevuta, ha aggiunto: «Sono grato, ma avrei fatto quello che ho fatto, e farò quello che sto facendo, a prescindere dal fatto che sia considerato meritevole di menzione oppure no. Perché è quello che faccio, è quello che amo fare. Amo raccontare storie. Amo fingere di essere qualcuno di diverso». Riguardo allo stimolo di affrontare nuovi progetti, soprattutto con l’avanzare dell’età e la possibilità d’interpretare ruoli inediti, ha concluso: «Non smetterò mai. Si tratta di una di quelle cose che ho pensato fossero interessanti legate al lavoro di un attore, ovvero che hanno anche bisogno di persone anziane per interpretare i ruoli degli anziani».
Parlando infine delle sue aspirazioni future, Ford ha rivelato che gli piacerebbe lavorare al fianco della moglie Calista Flockhart, nota soprattutto per il ruolo di Ally McBeal nell’omonima serie e per “Brothers & Sisters”. La coppia si è conosciuta durante la cerimonia dei Golden Globe del 2002 e si è sposata nel 2010. Pur non avendo ancora condiviso il set, i due hanno sempre dimostrato grande complicità e sostegno reciproco, apparendo spesso insieme sui red carpet.
Precisando le condizioni che renderebbero possibile una collaborazione sullo schermo, Ford ha spiegato: «Se dovessimo lavorare insieme, vorremmo che fosse un'idea di qualcun altro. […] Quel tipo di casting potrebbe non essere il modo migliore per far entrare le persone in una situazione immaginaria, perché (il pubblico) potrebbe dire: oh, so che sono sposati; ora non riesco nemmeno più a pensare al film».
Tra gli aneddoti più curiosi, Ford ha approfittato dell’intervista per scusarsi pubblicamente con Ryan Gosling, dopo averlo inavvertitamente colpito con un pugno durante le riprese di “Blade Runner - 2049”. Ricordando l’episodio, ha raccontato: «Stavamo provando un combattimento, ci siamo avvicinati troppo e l'ho colpito. Mi sono scusato subito. Cos'altro potevo fare? Non posso riprendermi il pugno». E, per sdrammatizzare, ha concluso con una battuta: «È un uomo molto bello. È ancora molto bello».