La delusione dopo il rifiuto allo "Zecchino d'Oro" nel '97 non è bastata a fermare Matteo Angioni, 25enne aspirante cantante cagliaritano, che oggi prova a realizzare il suo sogno: diventare artista di strada.

Da qualche settimana si esibisce nelle strade di Bergamo - città in cui vive e lavora come receptionist in un hotel 5 stelle - e a Milano, in zona Duomo e a Chinatown.

Ha potuto coronare il suo desiderio grazie all'aiuto di amici e conoscenti che tramite una colletta su Facebook sono riusciti a raccogliere 500 euro per permettergli di comprare gli strumenti del mestiere.

Nessuna necessità economica alla base del suo secondo mestiere. Ma solo una grande passione.

Come spiega lui stesso a L'Unione Sarda, dall'angolo di una strada milanese, a due passi da via Paolo Sarpi.

Come è nata la scelta di diventare artista di strada?

"Cantare è la mia più grande passione. È la mia vita. È parte integrante di me e mi permette di essere pienamente me stesso. Non è un semplice hobby. In strada sono io il direttore artistico di me stesso. Scelgo io come cantare, cosa e quanto. Questo è bellissimo. Ti dà una libertà incredibile. Inoltre hai un pubblico tutto tuo".

Il suo stipendio da receptionist le consente di coltivare la sua passione?

"Il mio stipendio mi consente 'solo' di vivere. Non mi posso permettere una spesa extra. Per questo, non avendo la fortuna di avere un'etichetta discografica e qualcuno che mi sponsorizzi, ho deciso di chiedere un euro a ciascuno dei miei amici su Facebook. E loro hanno risposto in massa al mio annuncio".

Quanto guadagna cantando per strada?

"Qualche decina di euro al giorno, che conto di investire per continuare a coltivare il mio sogno. Sto mettendo tutto da parte per pagare lezioni di canto o la futura incisione di un disco. Ma c'è anche un altro tipo di guadagno: quello emozionale. Per strada incontro tante belle persone. Da poco una bimba mi ha regalato un euro e sono scoppiato in lacrime".

È soddisfatto della sua vita?

"Sento di aver in parte realizzato il mio sogno. Sono abbastanza soddisfatto".

Come misura il gradimento dei passanti?

"Ho critiche e apprezzamenti. Ci sono persone che mi seguono per strada e si divertono ad ascoltarmi. Però ci sono anche quelli che mi odiano. Non è sempre facile esibirsi, c'è tanta gente che non si interessa affatto a me. Ma penso che questo mix di emozioni possa contribuire a farmi migliorare le mie performance".

Ha mai partecipato ai concorsi per accedere ai Talent?

"Oltre allo Zecchino d'Oro quando avevo sei anni, qualche settimana fa ho partecipato ai provini di X-Factor, sotto richiesta di mia cuginetta che desiderava tanto vedermi in puntata. Anche se in realtà io sono un po' scettico. Secondo me i talent cambiano quella che è la nostra essenza e non voglio che questo accada a me. Io mi piaccio così come sono. Non ho uno stile e mi piace non averlo. Temo che in quel contesto la passione possa svanire e si smetta di essere se stessi".

Cosa pensa di fare da "grande"?

"Ho già un bel lavoro, ma se mi capiteranno altre occasioni o mi verrà proposta l'incisione di un disco ovviamente dirò di sì. Devo crescere ancora molto dal punto di vista vocale. Se il successo arriva, mi auguro non mi dia alla testa. Di sicuro voglio continuare a essere me stesso, perché sono felice così".

Tatiana Picciau
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