Marilyn Monroe fu una spia al soldo di Fidel Castro, e per questo fu messa per sempre a tacere? A poco meno di cinquantacinque anni da quel 5 agosto del 1962, il giorno in cui la più grande icona di tutti i tempi fu trovata cadavere nella sua villa di Brentwood, Los Angeles, emerge una nuova, incredibile ricostruzione di quelle drammatiche ore. L’ultima pellicola di un thriller che assume i contorni di una spy story.

No, non sarebbe stata un’overdose di pastiglie a determinare il decesso di Norma Jeane Mortenson Baker, meglio nota come Marilyn Monroe. Normand Hodges, ex agente della Cia, sul letto di morte avrebbe dato un’altra, incredibile versione: “Uccisi io Marilyn, la Cia aveva scoperto che la soubrette oltre che con John Fitzgerald Kennedy aveva una relazione con il dittatore cubano Castro”.

Il giallo della morte della diva diventa un racconto, a cura di Guido Garau, sulle pagine di Spettacoli e Cultura de L’Unione Sarda oggi in edicola.
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