Mara Venier racconta: "Quel politico che ci provò con me"
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"Se avessi dovuto denunciare tutti quelli che mi sono 'zompati' addosso per provarci, avrei riempito le galere. Invece ho reagito, ho anche dato due ceffoni quando sono serviti, e me ne sono andata".
Sono le parole di Mara Venier circa l'ondata di denunce per molestie sessuali che sta travolgendo il mondo dello spettacolo.
"Si sta un po' perdendo la distinzione – aggiunge la nota conduttrice in un'intervista rilasciata al settimanale Oggi - tra i vari episodi. Un conto sono gli stupri, un conto le molestie sessuali e un altro quelle che io chiamo 'avances' esuberanti".
Quindi rivela: "Una sera, circa 25 anni fa, con due amici e altre 10 persone andai a cena a casa di un politico molto importante. A fine cena, mi dice: 'Vieni a vedere i miei quadri?'. Io vado, 'vediamo questi quadri', poi quando torniamo in sala da pranzo scopro che gli altri, anche i miei due amici, sono andati via. Erano tutti d'accordo fin dall'inizio... Gli dissi: 'Guarda che hai capito male' e me ne andai. Non ero arrabbiata con lui, che avevo messo a posto in un attimo, ma con gli amici che mi avevano tradita. Ero giovane, agli inizi, avevo difficoltà a lavorare e quel politico avrebbe potuto dare una svolta alla mia vita. Eppure andai via".
(Redazione Online/v.l.)