Mahmood e Blanco vincono il Festival di Sanremo, “Brividi” scritta in Sardegna
“Brividi” conquista la 72esima edizione della kermesse. Mahmood in conferenza stampa parla della mamma di Orosei: “È stata lei a capire che il brano funzionava”
Mahmood e Blanco, con “Brividi”, vincono la 72esima edizione del Festival di Sanremo. Seconda Elisa con “O forse sei tu”, terzo Gianni Morandi con “Apri tutte le porte”.
Per il 29enne di origini sarde (mamma di Orosei e papà egiziano) è la seconda vittoria dopo “Soldi” del 2019. Il duetto con Blanco, bresciano, tra pochi giorni 19enne, era il superfavorito della vigilia. E non ha deluso: “Brividi” è nella top ten della classifica mondiale di Spotify e adesso rappresenterà l'Italia al prossimo Eurovision Song Contest a Torino. “Siamo il doppio più felici, proprio perché si terrà a Torino”, dicono i vincitori in conferenza stampa dopo il trionfo.
Alcuni dei versi più belli della canzone, come quelle “bici di diamanti” che hanno portato sul palco in finale, “li ho scritti in Sardegna”, rivela Mahmood, al secolo Alessandro Mahmoud. La mamma è stata una delle prime ad ascoltare il brano, su cui ha cominciato a lavorare a luglio, e a cogliere la bellezza del testo. “Mi ha detto che poteva arrivare a tante persone e di pensare a Sanremo”, aggiunge accennando il suo accento sardo.
"Potere dei genitori, non sbagliano mai", scherza il più giovane tra i due, che subito dopo l'annuncio della vittoria, dedicata alla fidanzata Giulia, è sceso in platea per correre ad abbracciare proprio mamma e papà. "Da piccolo li ho fatti dannare, ma oggi vederli piangere per la felicità è una soddisfazione".
La loro collaborazione è nata un po' per caso, quando Blanco è andato nello studio di registrazione dove Mahmood stava lavorando, per conoscerlo. "E da lì, con il pianoforte davanti è nata ‘Brividi’", racconta Blanco. "Ora non abbiamo in mente un tour o un disco insieme. Brividi rimane un unicum per ora", spiegano i due che hanno già date live fissate per i tour individuali e si augurano di fare a capienza piena come è stato all'Ariston. "Lo speriamo per noi, ma anche per la musica in generale. A livello sociale vorrebbe dire tanto, anche se con il green pass, con le mascherine: l'importante è aprire".
GLI ALTRI PREMI – Il premio della critica “Mia Martini” è andato a Massimo Ranieri, a Gianni Morandi quello della sala stampa “Lucio Dalla”. Per il miglior testo Fabrizio Moro ha vinto il premio “Sergio Bardotti”. Ad Elisa anche il premio “Giancarlo Bigazzi” per la miglior composizione musicale.
(Unioneonline/D)