Oltre 3 milioni di stream in 24 ore, esordio in quinta posizione nella classifica globale di Spotify, 10 milioni di visualizzazioni tra il videoclip ufficiale e quello della performance sul palco dell’Ariston, prima posizione della classifica Fimi / GfK dei singoli più venduti in Italia.

Il successo di “Brividi” di Mahmood e Blanco, in gara alla 72esima edizione del Festival di Sanremo, è straordinario. Ma sono soprattutto loro ad aver conquistato il grande pubblico, con la loro semplicità e umiltà. L’intesa tra i due è estrema: Mahmood, al secolo Alessandro Mahmoud, 29 anni, mamma di Orosei e papà egiziano, è uno dei maggiori e più originali esponenti del cantautorato urban pop italiano con 12 dischi di platino e 9 dischi d’oro in Italia, 6 dischi di platino e 3 dischi d’oro all’estero e quasi 1,5 miliardi di streaming totali all’attivo. Blanco, all’anagrafe Riccardo Fabbriconi, bresciano di appena 18 anni, ha collezionato in meno di un anno 28 dischi di platino, 7 dischi d’oro e 1 miliardo di streaming totali.

Saldamente in testa nella classifica della quarta serata, rispecchiano le attese che li vedevano come favoriti: “Ma tanto i favoriti non vincono mai!”, si schermiscono. Intanto ogni loro esibizione scatena ed emoziona i social, e sembra quasi un balletto studiato al minimo dettaglio: “Invece non pianifichiamo nulla – rivela Mahmood – anche perché temiamo che se fosse così si noterebbe. Facciamo quello che ci sentiamo di fare. Sono contento che piaccia, stiamo ricevendo tanto amore, ora spero solo di non deludere nessuno”.

Blanco, Amadeus e\u00A0Mahmood (Ansa- Antimiani)
Blanco, Amadeus e\u00A0Mahmood (Ansa- Antimiani)
Blanco, Amadeus e Mahmood (Ansa- Antimiani)

"BRIVIDI” – La canzone, scritta e composta da loro con il produttore Michelangelo, è una romantica ballad con pianoforte e archi. Racconta di due ragazzi, appartenenti a due generazioni diverse, che “amano con lo stesso trasporto e gli stessi timori - la paura di sbagliare e di sentirsi inadeguati, incapaci di riuscire a trasmettere ciò che si prova - e con la voglia di amare in totale libertà, dando tutto di sé”, spiega Mahmood. Per Blanco si parla di “uno stato d’animo che riesco ad esprimere solo cantando e urlando. E’ un incrocio di vite: la mia, che trova un punto in comune con quella di Mahmood e in un certo senso con quella di tutti, perché ad ogni età i sentimenti – soprattutto l’amore - ci rendono fragili e felici nello stesso momento”.

Il videoclip, tra i più visti di YouTube, è stato girato ad Amsterdam e diretto da Attilio Cusani. Li si vede scorrazzare su “bici di diamanti” realizzate per loro con cristalli Swarovski.

LA COVER – Ieri sera anche la cover – “Il cielo in una stanza” di Gino Paoli – è stata molto apprezzata. Pochissime le modifiche apportate, se non quelle dettate dalla loro personalità. 

“Un pezzo clamoroso”, dice Blanco, “e chi pensa di cambiarla vuol dire che non ha capito nulla”. I due hanno incassato anche i complimenti di Gino Paoli: "Se avessero fatto schifo lo direi senza problemi – ha ammesso il cantautore genovese sulle pagine di Repubblica - ma invece sono stati bravi, hanno fatto una cosa per bene. ‘Il cielo in una stanza’ si presta per essere cantata a due voci, in questo caso erano due voci maschili e hanno toccato le giuste corde". Nella gara di ieri sono arrivati al secondo posto, ma per loro nessun rimpianto: “Gianni Morandi e Jovanotti (i vincitori, ndr) sono stati fantastici”. 

Mahmood e Blanco (foto Ufficio stampa - Bogdan Chilldays Plakov)
Mahmood e Blanco (foto Ufficio stampa - Bogdan Chilldays Plakov)
Mahmood e Blanco (foto Ufficio stampa - Bogdan Chilldays Plakov)

IL MALORE – In attesa della finale, i due intanto si godono il turbine di emozioni della settimana sanremese: “Realizzeremo tutto quando torneremo a casa”, le parole di Mahmood. Che ieri in questo turbine ha avuto un piccolo malore, proprio poco prima di salire sul palco. “Ieri sera – ha spiegato – sono uscito con un giubbotto che mi scopriva la pancia, ho preso un po’ di freddo e mi sono sentito male in hotel. Per fortuna poi è passata”. 

GRANDI AMICI – Per lui è la seconda esperienza da “big” di Sanremo dopo la vittoria nel 2019 con “Soldi”. “Eppure è come se fosse la prima volta, perché non sono solo. L’energia è diversa, sto vivendo tutto come una cosa completamente nuova”.

Non si sente affatto un fratello maggiore per “Ricky”, come lo chiama lui: “Mi sta insegnando tanto, come stare sul palco, come uscire dagli schemi visto che lui ha 18 anni e vive tutto in maniera più libera. Ecco, ho imparato a pensare un po’ meno”. Per Blanco invece la presenza di Alessandro è rassicurante: “Mi dà tranquillità”. 

Mahmood e Blanco (foto Ufficio stampa - Bogdan Chilldays Plakov)
Mahmood e Blanco (foto Ufficio stampa - Bogdan Chilldays Plakov)
Mahmood e Blanco (foto Ufficio stampa - Bogdan Chilldays Plakov)

GLI STREAMING – La quinta posizione nella classifica globale di Spotify è la posizione più alta di sempre per un brano in italiano. Per Blanco è la dimostrazione che “quando il pubblico italiano supporta così tanto si può volare altissimi. Viva l’Italia!”. Ma il regolamento di Sanremo non deve essere cambiato, secondo Mahmood: “Gli ascolti devono essere la risposta, non li conteggerei per la gara”. Altrimenti, avrebbero già stravinto.

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