"Ormai siamo abituati alle cattive azioni, viviamo nella paura delle fregature, ci siamo assolutamente disabituati ad un gesto gentile".

È l'amara riflessione postata, sulla sua pagina Facebook, da Leonardo Pieraccioni, in risposta ad un gesto di grande cortesia ricevuto da uno sconosciuto.

"Va via una macchina davanti alla mia e io la metto subito al suo posto", racconta Pieracconi, spiegando i fatti.

"Qualche secondo e la macchina torna indietro, abbassa il finestrino e mi porge il biglietto chiedendomi: 'lo vuole? ci sono ancora due ore valide'. 'Grazie, dico io, che le devo?' 'Ma si figuri', dice lui e riparte. Importante: non mi ha riconosciuto ed è tornato indietro con una scusa solo per vedere quello che dicono tutti e cioè che di persona sono bellissimo! No, è tornato indietro semplicemente per fare una cortesia e noi alle cortesie non ci siamo più abituati".

E proprio perché alla gentilezza senza un secondo fine nessuno crede più, l'attore ha iniziato a domandarsi le motivazioni di un tale gesto: "Nel momento in cui mi ha chiesto se volevo il biglietto io, giuro, ho pensato: 'ecco la banda del biglietto che con la scusa di farti tirare giù il finestrino ti rapina, ti rapisce e t'ammazza!'. Giuro che ho pensato questo. Ormai siamo abituati alle cattive azioni, viviamo nella paura delle fregature, ci siamo assolutamente disabituati ad un gesto gentile". E conclude con ironia: "Poi ho guardato in controluce il biglietto ed ho anche pensato: 'non ci sarà mica un microchip e stasera me li ritrovo a casa?'. Aiuto, siamo irrecuperabili".

Il post ha raccolto migliaia di like, oltre a numerosi commenti di fan di Pieraccioni che hanno raccontato di aver vissuto situazioni e sensazioni analoghe.

Il post di Leonardo Pieraccioni:

(Unioneonline/v.l.)
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