Dietrofront di Barbara Palombelli. Dopo le parole sui femminicidi che hanno scatenato un vespaio, la conduttrice fa marcia indietro.

"Chiedo scusa se qualcuno sentendo quella frase ha pensato che potessi essere complice di chi commette un delitto, ma il mio era un discorso diverso", afferma intervistata a Quarto Grado.

"Sono sempre stata in prima linea contro la violenza sulle donne - ricorda -. Lo dice la mia storia personale, ho portato anche a casa mia figli oggetto di violenza. Essere messa tra le persone che giustificano la violenza mi ha provocato grande malessere. Ieri abbiamo spiegato come disinnescare la rabbia, ma nessuna rabbia può giustificare un omicidio". 

"Non esiste alcuna giustificazione a un femminicidio - ha precisato la Palombelli -, ma dobbiamo fare tutti un passo avanti e capire come disinnescare la violenza prima che diventi un femminicidio. Dobbiamo parlare per prevenire i comportamenti. Se qualcuno ha pensato di montare una tempesta mediatica contro di me io sono pronta a rispondere con la mia storia".

Ieri sera a Forum, parlando dei femminicidi, la Palombelli aveva detto una frase che ha fatto molto discutere, suscitando – tre le altre – anche la reazione della consigliera comunale di Oristano Patrizia Cadau, per anni vittima delle violenze del marito.

Queste le parole della conduttrice: “Parliamo di rabbia tra marito e moglie. Sette giorni, sette donne uccise presumibilmente da sette uomini. A volte è lecito anche domandarsi: questi uomini erano completamente fuori di testa, completamente obnubilati? Oppure c’è stato un comportamento esasperante, aggressivo, anche dall’altra parte? E’ una domanda, dobbiamo farcela per forza in questa sede, un tribunale”.

(Unioneonline/L)

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