L'uscita ufficiale è prevista per domani nelle sale italiane, ma il nuovo film con sergio Rubini "Il bene mio" fa oggi un debutto d'eccezione: l'anteprima verrà infatti trasmessa alle 19 al cinema Paradiso di Amatrice, con ingresso gratuito sino ad esaurimento posti.

Dopo il lancio al festival di Venezia, per il film del regista Pippo Mezzapesa una proiezione d’eccezione, e che non arriva certo a caso: il racconto è infatti incentrato attorno al tema della memoria, una celebrazione del valore e dell’importanza di tenere vivi nel tempo non soltanto i ricordi personali, ma anche quelli relativi ai luoghi colpiti da catastrofi o da fenomeni di spopolamento.

La pellicola a Venezia è stata accolta da ampi consensi di critica e interminabili applausi, forse anche per la particolare delicatezza e la sensibilità mostrate dal regista nel trattare un tema così difficile e che dopo il crollo del ponte Morandi a Genova è ancora, se possibile, più sentito.

Un'altra immagine dal film (Ansa)
Un'altra immagine dal film (Ansa)
Un'altra immagine dal film (Ansa)

Protagonista della trama è Elia (Sergio Rubini), ultimo abitante di Provvidenza, paese distrutto da un terremoto. Elia rifiuta di adeguarsi al resto della comunità che, trasferendosi a "Nuova Provvidenza", ha preferito dimenticare.

Per Elia, invece, tenere vivo il ricordo è fondamentale, ed è quanto proverà a fare grazie all'aiuto del vecchio amico Gesualdo.

E la presenza di una giovane donna in fuga, Noor, fra le macerie della scuola nel paese abbandonato, lo spingerà a perseguire questo obiettivo.

"Mi hanno sempre affascinato – spiega il regista Mezzapesa - i paesi fantasma, borghi che, in seguito a eventi naturali o per effetto di un graduale spopolamento, sono stati abbandonati a un destino di lento e inesorabile deperimento. Luoghi avvolti dal silenzio, gonfi d’assenza, divorati dall’incuria e dalla vegetazione, i cui unici sospiri appartengono al vento. Nel vuoto di case senza più anima, è nata la storia di Provvidenza e del suo ultimo abitante: Elia, un uomo che resiste. La sua è una lotta personale contro la rimozione del ricordo e l'inesorabile smembramento di una comunità".

(Unioneonline/v.l.)
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