Continua il successo internazionale per i documentari "Il clan dei ricciai" di Pietro Mereu e "L'uomo con la laterna" di Francesca Lixi.

I film rigorosamente "made in Sardegna" sono infatti stati scelti per rappresentare il meglio della produzione documentaria italiana del 2018 nel prestigioso Festival Italia in Doc, che torna a Bruxelles da oggi e sino all'1 febbraio.

La manifestazione - diretta da Paolo Grossi - è organizzata dall'Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles e da Bozar, sede dell'evento.

In una vera e propria panoramica della grande vitalità del documentario italiano, la rassegna attribuisce ogni anno il Premio della Giuria e il Premio del Pubblico.

Sette i documentari in concorso accanto ai due sardi: "Sono Gassman! Vittorio Re della Commedia" di Fabrizio Corallo, "Alla Ricerca di Europa" di Alessandro Scillitani, "Almost Nothing - CERN Experimental City" del collettivo ZimmerFrei e Anna De Manincor, "Bulli e Pupe" di Steve Della Casa e Chiara Ronchini, "Libia, L'Ultimo Esodo" di Ruggero Gabbai, "Mondo Za" di Gianfranco Pannone e "Sorelle d'Italia" di Daniele Gaglianone.

Un'immagine dal film di Mereu (archivio L'Unione Sarda)
Un'immagine dal film di Mereu (archivio L'Unione Sarda)
Un'immagine dal film di Mereu (archivio L'Unione Sarda)

La giuria del Festival è composta da Jean A. Gili, Dominique Nasta, Erik Martens e Domenico Simone.

"L'uomo con la lanterna", scritto dalla stessa regista con la collaborazione di Wu Ming 2 e prodotto da Kiné, racconta un periodo, nella storia italiana, finito nell'oblio della memoria: quello delle Concessioni Internazionali. Una sorta di imperialismo informale di cui l'Italia è stata partecipe e protagonista a Tientsin e Shangai e su cui ancora oggi sono emersi pochi, rimossi racconti. Quella storia, avvolta dal mistero, riaffiora nei bauli di Mario Garau, bancario sardo del Credito Italiano, distaccato in Cina negli anni '20.

Il documentario racconta la storia dello "zio Mario" e della ricerca spasmodica della nipote e regista Francesca Lixi di informazioni, documenti e testimonianze a partire dai cimeli, dalle foto e dai filmati inediti della Cina di quegli anni ma anche della Prima Guerra Mondiale, custoditi nei bauli.

Il film, vincitore del premio Corso Salani al Trieste Film Festival 2018, è stato realizzato con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna e della Fondazione Sardegna Film Commission.

"Il Clan dei Ricciai" restituisce voce e dignità a tante persone dimenticate dal mondo, uomini che cercano di superare il passato e prendere il controllo della propria vita attraverso la storia di Gesuino, che con il suo clan di ex detenuti porta avanti con orgoglio una delle più antiche tradizioni della cultura sarda. Sulle note delle Canzoni di Malavita di Joe Perrino, il film offre un amaro e autentico sguardo sulla vita dei carcerati e la loro lotta quotidiana per reintegrarsi nella società.

Il film, prodotto dalla Drive Production Company e realizzato con il sostegno della Fondazione Sardegna Film Commission e del Comune di Cagliari - Fondo Filming Cagliari, ha recentemente vinto il premio "Ucca - L'Italia che non si vede" al Biografilm Festival 2018 e il premio come miglior documentario al Nòt Film Fest 2018.

(Unioneonline/v.l.)
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