Il 22 agosto del 1947, nella splendida frazione di La Caletta, a Siniscola, in Sardegna, nasceva Francesco Di Giacomo, musicista dall'animo nobile e voce storica del gruppo progressive rock Banco del Mutuo Soccorso.

Un terribile incidente stradale, avvenuto il 21 febbraio del 2014 in via Valle del Formale, a Zagarolo, vicino Roma, gli ha stroncato la vita. La sua musica, però, è rimasta immortale nel tempo e nello spazio, cristallizzandosi nella mente di tutti quegli uomini che hanno saputo cogliere la profondità assoluta della sua poesia, della sua arte e della sua sconfinata bontà d'animo.

"La Libertà, quando arriverà, avrà un vestito semplice", è la frase che Francesco scrisse in calce prima di mettersi alla guida della sua autovettura, prima del tragico incidente. Una frase che racchiude l'essenza dell'uomo e del musicista che è stato; puro, libero e pieno di vita ma soprattutto pronto a descrivere la realtà circostante con un occhio attento e mai banale.

Francesco non è mai stato superficiale nella sua arte, non si è mai fermato nell'epidermide superiore ad osservare gli uomini ma è sempre andato oltre. Francesco Di Giacomo ha sempre provato a scavare oltre l'involucro di carne ed ossa che racchiude gli organi e la cassa toracica, cercando in ogni essere vivente l'estrema sintesi della bellezza e dell'anima.

Nel 1971, la sua vita artistica cambia radicalmente perché incontra Vittorio Nocenzi, con il quale instaura un importante rapporto di amicizia e fondano insieme il Banco del Mutuo Soccorso. A 5 anni si trasferisce a Roma. Il trasferimento a Roma rappresenta una vera e propria fucina di esperienze artistiche e Francesco, crescendo, ha modo di cimentarsi anche nel cinema.

Ha partecipato a quattro film di Federico Fellini: "Satyricon" del 1969, "Roma" del 1972, "Amarcord" del 1973 e "Clowns" del 1970. "La Parte Mancante" è l'ultimo album di inediti di Francesco, realizzato in collaborazione con Paolo Sentinelli ed è stato pubblicato cinque anni dopo la sua dipartita. Il disco è nato a seguito di un importante rapporto di amicizia tra Francesco e Paolo; conversazioni quotidiane che venivano intervallate da pranzi e piacevoli bicchierate. L'album risponde al volere di Francesco, della moglie Antonella Caspoli e Paolo Sentinelli, apre le porte dell'ascoltatore in una dimensione inedita, intima e assolutamente nuova.

Uno scorcio emotivo che percorre le dune dell'anima e del tempo, senza guardarsi indietro, precipitando tra le lacrime di un ricordo lontano e la consapevolezza che tutto possa ancora essere messo in discussione.

Uno spaccato di quotidianità che si tramuta in bellezza viscerale che vibra attraverso una voce unica nel suo genere, senza eguali. "Se sapessi guardare come guardano in tanti quella zona neutrale così calma e normale ma non mi è congeniale".

Angelo Barraco
© Riproduzione riservata