Festival di Cannes, in una carta la parità dei diritti uomo-donna
Il Festival di Cannes ha la sua prima carta in favore della parità uomo-donna.
Si tratta del primo documento di questo tipo mai siglato all'interno di un festival del cinema.
I firmatari sono la "Quinzaine des réalisateurs" e la "Semaine de la critique", su iniziativa dell'Associazione francese 5050 per 2020.
La carta sarà proposta in tutti i festival internazionali, e i firmatari, alla presenza della presidente di giuria, Cate Blanchett, si sono impegnati a "rendere trasparente la lista dei membri dei comitati di selezione per evitare qualsiasi sospetto di mancanza di diversità e parità".
"Speriamo che questo permetta di aiutare, di rafforzare la presa di coscienza che il mondo non è più lo stesso", il commento di Thierry Frémaux, delegato generale e selezionatore del Festival di Cannes che ha siglato il documento. "Il mondo è cambiato - ha proseguito - il mondo deve cambiare ancora".
Recentemente, 82 artiste, tra le quali Cate Blanchett e la regista francese Agnès Varda, hanno chiesto "parità di retribuzione" al cinema per le donne e gli uomini.
Una "prima", dunque, per il cinema francese che riprende la fiaccola delle rivendicazioni di Hollywood partite in risposta allo scandalo Weinstein.
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(Unioneonline/v.l.)