La cultura della pace e della nonviolenza arrivano al Teatro Maria Carta di Elmas in occasione dell'ottava edizione del “Love Sharing Festival”. La kermesse, prima nel suo genere a livello internazionale, prevede appuntamenti dal 19 ottobre al 23. Filo conduttore sarà l'approccio nonviolento alla soluzione dei conflitti, pubblici e privati, sociali e politici, declinato in molteplici versioni. Il tema della manifestazione, organizzata da Theandric Teatro Nonviolento (compagnia di innovazione e sperimentazione nell'ambito del teatro politico) sotto la direzione artistica di Maria Virginia Siriu, quest’anno si concentrerà sul titolo “Semi di Pace”. 

«L’ottava edizione del Love Sharing Festival – spiega la Siriu –  è dedicata quest’anno al tema dell’educazione alla pace delle giovani generazioni. Il programma 2023 si svilupperà, attraverso spettacoli per le scuole elementari e superiori e la presentazione di due opere letterarie, in un percorso in cui verranno focalizzati i momenti formali e informali dell’educazione alla pace».

L’ottava edizione di Love Sharing verrà inaugurata ufficialmente domani alle 11.15con l’opera “Che spettacolo sui ponti!” della compagnia teatrale Compagni di Viaggio (spettacolo per le scuole), con Federico Clerico, Costanza Frola, Riccardo Gili e Alessandra Minchillo, con il testo e la regia di Riccardo Gili. Il progetto combina teatro e scienza per insegnare la teoria dei grafi agli studenti delle scuole secondarie. Nella prima ora, verrà messa in scena la commedia interattiva ispirata al problema dei ponti di Königsberg e al matematico Eulero. La seconda parte proporrà una conferenza multimediale che approfondisce gli aspetti fondamentali della teoria dei grafi e i suoi risvolti sociali. L'iniziativa è frutto della collaborazione tra la compagnia teatrale Compagni di Viaggio e il Dipartimento di Matematica dell'Università di Torino.

Alle 18.30 si terrà la presentazione della pubblicazione “Giornalismo nonviolento” con l’autore Olivier Turquet, e la partecipazione di Carlo Bellisai, (Movimento Nonviolento Sardegna) e Simone Spiga (Report Sardegna 24). Il libro mostra gli sforzi collettivi di professionisti, attivisti e volontari che propongono un approccio nonviolento alla comunicazione. La tematica verrà analizzata con uno dei redattori dell’agenzia di stampa internazionale PRESSENZA. Si potrà cogliere l’importanza di un approccio umanizzante nel contesto attuale, in un’ottica di formazione per le nuove generazioni di educatori e giornalisti. Venerdì 20 ottobre alle 11.30 è prevista una replica di “Che spettacolo sui ponti!” della compagnia teatrale Compagni di Viaggio, ancora una volta per l’appuntamento dedicato alle scuole, e proseguirà nel pomeriggio con un’altra presentazione editoriale: alle 18.30 si andrà alla scoperta della pubblicazione “In piena fioritura. Agire per costruire culture di pace”, di Elise Boulding e Daisaku Ikeda, con Elsa Pascalis (GIULIA giornaliste) e gli interventi di Corrado Lacava (Soka Gakkai Italia). Trovare la strada per fare della pace l’unico orizzonte possibile è il tema appassionato del dialogo proposto dal libro. Attraverso le diverse esperienze “fiorite” sullo scenario mondiale, tra istituzioni come le Nazioni Unite e l’Unesco, Ikeda e Boulding costruiscono il teorema esperienziale di una società pacifica: puntare sull’educazione alla nonviolenza, sottolineare l’importanza di costruire comunità solidali, «coltivare l’accettazione reciproca», esporre con nitore che «non si può trovare la felicità senza contribuire alla felicità degli altri». Delicatamente, e persino con poesia, il dialogo stesso è l’immagine vivida di come l’impegno di ogni singola persona sia in grado di determinare lo sviluppo di un futuro migliore. Lontano dalla lamentela e dal pessimismo, questo dialogo chiarisce che il possibile che vogliamo è un lavoro da fare e che questo lavoro può cambiare gli scenari sociali. Lo spiega bene la frase di Martin Luther King nel risvolto di copertina: «Noi dobbiamo usare le nostre menti per pianificare la pace in modo altrettanto rigoroso di quanto abbiamo fatto finora per pianificare la guerra».

Per il gran finale di domenica 22 ottobre, alle 18 andrà in scena “Il Piccolo Principe” (in una versione depatriarcalizzata) con l’adattamento e regia di Maria Virginia Siriu e gli attori Antonio Luciano, Andrea Vargiu e Fabrizio Congia. La storia più letta e amata di tutti tempi approda, dunque, sulla scena in un rito che costruisce, come solo il teatro può fare, una stretta relazione tra attori e spettatori, per esplorare insieme infiniti mondi. Prevista una replica per le scuole lunedì 23.

(Unioneonline/v.f.)

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