Elena Santarelli, il monologo struggente sulla malattia del figlio: “Mi sono vergognata di tornare a vivere, mi sentivo sporca”
Giacomo, che oggi ha 12 anni, ha sconfitto un tumore al cervello. Ma la malattia ha lasciato il segno “Tante amiche che ho conosciuto in ospedale non hanno più i loro figli”
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Co-conduttrice per una sera della trasmissione Le Iene, Elena Santarelli ha commosso il pubblico di Italia 1 con un monologo struggente sulla malattia che del figlio Giacomo.
Il bimbo, che oggi ha 12 anni, figlio della showgirl e dell’ex calciatore Bernardo Corradi, è stato colpito nel 2017 da un tumore al cervello. Un lungo calvario a lieto fine, visto che Giacomo è guarito, ma che ha lasciato decisamente il segno su mamma Elena.
“Questa sera non vi parlo della malattia di mio figlio”, ha detto, “ma di come si torna a vivere, durante e dopo la malattia”.
"Io mi sono vergognata di farlo. Ho sentito parole che mi hanno fatto sentire sporca. Tipo: ‘Ma come fai a lasciare tuo figlio solo?’. Mi sono vergognata di tornare a lavorare, di uscire a cena con mio marito. Persino di andare dal parrucchiere quando ho sentito un’altra donna sussurrare: ‘Che ci fa qui la Santarelli? Io con un figlio malato starei a casa’”.
Lei a casa ci tornava sempre: “E mi buttavo subito sotto la doccia per pulirmi dallo sporco che quegli sguardi mi avevano appiccicato addosso”.
Giudizi che l’hanno fatta sentire una mamma inadeguata: “Mi dicevo ‘Fai schifo, cosa ti è venuto in mente?’. Grattavo via lo smalto appena messo sulle unghie, mi sentivo male ad essermi presa un pezzo di vita per me. Quegli sguardi e quelle parole ti dicono che puoi stare solo accanto a tuo figlio, ti proibiscono di essere altro dalla malattia”.
Non finisce qui, “c’è un’altra cosa che ti impedisce di tornare a vivere”. Cosa? “Il senso di colpa per la fortuna che hai avuto, perché tante amiche che ho conosciuto in ospedale oggi non hanno più i loro figli. E quella fortuna sentivo di non meritarla più di loro. Così ho cercato di nascondere la mia felicità, ma loro mi hanno detto di non vergognarmi”.
Trattiene a stento le lacrime la Santarelli, e conclude così: “Mi sono sentita una madre sbagliata, ma non voglio farlo più. E non fatelo neanche voi, non abbiate paura di tornare a vivere”.
(Unioneonline/L)