Accanto al successo di "La stoffa dei sogni" di Gianfranco Cabiddu, premiato nella categoria "Migliore sceneggiatura adattata", i David di Donatello hanno visto il trionfo del film di Paolo Virzì "La pazza gioia", che ha ottenuto la statuetta come miglior film.

Premiato anche Virzì come miglior regista e Valeria Bruni Tedeschi come migliore attrice, che ha incantato la platea romana con un discorso commosso e insieme ironico: "Ringrazio Anna Magnani, mia madre, il mio psicanalista, Paolo Virzì per avermi offerto questo personaggio così buffo e i miei due meravigliosi bambini e voi", ha detto mentre riceveva il premio.

Dopo le 17 nomination, invece, "Indivisibili" di Edoardo De Angelis si è aggiudicato sei premi: migliore sceneggiatura originale, miglior attrice non protagonista (Antonia Truppo), miglior produttore, miglior costumista, migliore musica e miglior musicista (Enzo Avitabile, con il brano "Abbi pietà di noi").

La statuetta per il miglior attore protagonista è andata a Stefano Accorsi per la sua interpretazione in "Veloce come il vento" di Loris De Martino, mentre quella per il miglior attore non protagonista è stata vinta da Valerio Mastandrea con il film "Fiore" di Claudio Giovannesi.

L'interprete romano ha dedicato la vittoria al rapper Josciua Algeri, da poco scomparso in un incidente stradale.

Tra ospiti della serata anche Manuel Agnelli, che ha interpretato una suggestiva versione di "Across the universe" dei Beatles, e Roberto Benigni, accolto da un'ovazione del pubblico in sala.

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