Il fenomeno del momento esploso in America, che i più conosceranno col termine “Barbenheimer”, non smette di regalare sorprese e soprattutto di favorire cifre impressionanti da far decollare il botteghino. Dopo essersi aggiudicato il titolo di miglior debutto del 2023 “Barbie” pare inarrestabile, asfaltando la concorrenza con ben 155 milioni di dollari di incasso ricavati dalle proiezioni in  4.243 sale e la media incredibile di 36.530 dollari per sala. 

Segue a ruota con profitti ugualmente degni di nota il rivale “Oppenheimer” che al momento si attesta intorno agli 80,5 milioni d’incasso, decretando di fatto un record anche per Christopher Nolan col miglior debutto per un suo film mai avuto in sala. 

Ma i prodigi del  “Barbenheimer” non finirebbero qui: centinaia di spettatori si sarebbero rifiutati di scegliere l’uno o l’altro titolo e avrebbero optato per godersi entrambi lo stesso giorno, contribuendo a una rifioritura nelle casse dei cinema di sicura rilevanza. 

Con risultati tanto positivi, il responsabile David A. Gross - coordinatore della Franchise Entertainment Research - ha affermato: «Questo è un fine settimana inequivocabilmente fantastico per andare al cinema, Barbie e Oppenheimer si completano a vicenda al botteghino, ma non rubano il pubblico all'altro film».

Di fronte al primato di “Barbie” come miglior successo al debutto di sempre per un film con una protagonista donna, l’esordio al cinema di “Oppenheimer” ha potuto contare in controbattuta su recensioni da parte della critica estremamente positive, oltre alla curiosità che suscita negli spettatori una storia tutta incentrata sull’inventore della bomba atomica. Pur con una durata di circa tre ore ed un’impostazione generale più orientata ai dialoghi che all’azione, il film sta confermando un consenso di pubblico ben al di là delle più rosee aspettative, specie considerando che le proiezioni d’incasso più ottimistiche puntassero inizialmente ai 50 milioni. Ma visti gli oltre 80 milioni in 3.610 sale, la pellicola viaggia spedita e orientata a un incasso globale di oltre 170 milioni, coprendo ampiamente le spese di produzione che ammonterebbero a circa 100 milioni. 

Il thriller con Jim Caviezel e Mira Sorvino “Sound of freedom” - ispirato ad una storia vera e incentrato sull’abuso sessuale di minori - si conferma la rivelazione di questa estate per il mercato americano, incassando nell’ultimo weekend altri 20 milioni e superando i 124,7 milioni complessivi delle ultime tre settimane. 

L’impatto del “Barbenheimer” ha tuttavia causato un brusco crollo a un altro peso massimo: l’ultimo episodio della saga di Ethan Hunt “Mission Impossibile: Dead Reckoning Part 1” dopo un valido debutto avrebbe registrato una discesa di circa il 64% degli incassi, accaparrandosi giusto 19,5 milioni nel secondo fine settimana per una cifra complessiva di 118,7 milioni. 

Per ultimo, “Indiana Jones e il Quadrante del Destino” va a collocarsi in quinta posizione, con ulteriori 6,7 milioni che vanno ad aggiungersi alla somma totale di 159 milioni. Date le spese di produzione attestate intorno ai 300 milioni, l’ultimo capitolo della storica saga con Harrison Ford trova dinanzi a sé ancora parecchia strada prima di riuscire a soddisfare le fredde aspettative del mercato. 

Giovanni G. Scanu

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