Va in scena nel corso dell’esordio stagionale di Ballando con le stelle il primo duro scontro tra concorrente e giudice.

Protagoniste Iva Zanicchi, nei panni di ballerina, e Selvaggia Lucarelli. La tensione si è sollevata al termine dell’esibizione dell’aquila di Ligonchio, con la giornalista che ha commentato duramente la performance per poi assegnare uno “zero” come voto. Zanicchi a quel punto l’ha apostrofata con un bruttissimo epiteto sessista, sussurrando “tr*ia” all’orecchio del compagno di ballo, Samuel Peron. Dimenticando però che il microfono era aperto.

L’offesa non è sfuggita ai telespettatori, che si sono riversati sui social a commentare. Quindi Lucarelli ha chiesto le scuse di Zanicchi. Arrivate a più riprese: “Purtroppo delle volte dico delle cose senza pensarci, spero si capisca che non c'era cattiveria", ha scritto la cantante su Twitter.

Cospargendosi nuovamente il capo di cenere nello studio di Francesca Fialdini nel programma “Da noi a ruota libera” su Rai1. "Quello che ho detto è molto pesante, ne sono consapevole, ho chiesto scusa a Selvaggia ieri sera. In teatro non si era sentito, neanche i giudici, Matano, Milly Carlucci, ma sono arrivati subito i video... L'ho detto, non lo nascondo, ma ero rimasta talmente male per lo zero ricevuto che mi sono avvicinata al mio partner e ho sussurrato questa parolaccia, una parola stupida, non ricordando che Samuel aveva l'archetto con il microfono aperto, altrimenti nessuno avrebbe sentito, ma sarebbe stato imperdonabile lo stesso".

Al telefono è intervenuta Lucarelli: "È vero che ieri Iva dopo la trasmissione mi ha chiesto scusa, era un po' frastornata, sto sentendo adesso quello che dice, ma non ha detto una parola stupida, ha usato un epiteto sessista e piuttosto grave. Le scuse le accetto, non chiedo che vada lavata l'offesa con il sangue, ma la cosa va definita con molta chiarezza. Il fatto che lei dica che non c'era cattiveria mi fa pensare che usi quella parola in automatico nella vita, e sarebbe ancora più grave. Sono anche una sua fan, mi diverte molto quando è di buonumore, con le sue esternazioni irriverenti, ma c'è una grossa differenza tra essere una caciarona e essere una donna che usa un epiteto sessista per mortificare e delegittimare un'altra donna".

"È una parolaccia, un intercalare che si usa al mio paese e che non vuole essere offensivo ma lo è, mi sono resa conto di aver sbagliato, non ho giustificazioni", ha ribadito la cantante. Da Lucarelli una stoccata anche a Samuel Peron: "Lo ritengo colpevole quanto Iva Zanicchi: chi aderisce e fa una risatina complice è colpevole quanto l'altro, mi aspetto da lui le scuse magari non pubbliche, ma anche private". 

(Unioneonline/D)

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