Arriverà ad aprile nelle sale cinematografiche "L'accabadora" il film di Enrico Pau prodotto da Kairos con Donatella Finocchiaro, Carolina Crescentini, Barry Ward e Sara Serraiocco.

La storia è ambientata negli anni ‘40 del secolo scorso e ruota intorno alla figura de s'accabadora, cui gli studiosi dell’antropologia ufficiale guardano con diffidenza.

Molte testimonianze ne raccontano invece l’esistenza e il rito arcaico di dispensare la dolce morte ai malati terminali.

Nella Sardegna rurale, sono molte le tracce della sua attività fino agli anni ‘50 del 900.

La sua funzione sociale, unitamente a quella di levatrice, veniva spesso svolta su richiesta delle famiglie di chi ormai dalla vita aveva solo indicibili sofferenze.

Oggi come allora queste vicende si ripropongono con tutta la loro forza e il loro carico di dolore, il recente caso di Dj Fabo ne è testimonianza, a riprova che nella storia l’uomo ha sempre dovuto confrontarsi con il dilemma dell’eutanasia.

A tale proposito ecco le parole del regista Enrico Pau: “La figura dell’accabadora contiene elementi legati al mito e altri solidamente ancorati alla realtà di una società agropastorale, voglio immaginare che nella saggezza degli antichi vi fosse già il rispetto per la dignità umana del malato, la pietas dell’accabadora era gesto sociale, la comunità affidava a lei il compito di non far soffrire chi era arrivato alla fine di quel viaggio che si chiama vita”.
© Riproduzione riservata