Amy Winehouse rivive a Cagliari nella voce di Manul
Lo spettacolo, ideato da Paolo Putzu e narrato da Stefano Ledda, andrà in scena al Teatro del SegnoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
La sezione primaverile della stagione “Teatro Senza Quartiere”, del Teatro del Segno di Cagliari, apre all’insegna del racconto e della musica.
In scena stasera, sabato 15 marzo, alle 20.30 e domani alle 19.30, al TsE in Via Quintino Sella a Cagliari, la splendida voce di Manul, nome d’arte di Manuela Loi, con la Soul Band nella pièce “Io e Amy, quello che avrei voluto dire a Amy Winehouse”.
Scritto e ideato da Paolo Putzu, interpretato da Stefano Ledda, che firma anche adattamento e regia, e con la musica dal vivo proposta dal gruppo composto da Virgilio Atzori al basso, Pierpaolo Cardia al piano, Melania Lai e Chiara Faedda ai cori, per accompagnare la bravissima cantante cagliaritana, lo spettacolo sarà arricchito dalla partecipazione di una special guest del calibro di Ernesto Lopez Maturell, eclettico percussionista e batterista di origine cubana, un virtuoso con alle spalle un’intensa carriera che lo ha visto protagonista, oltre che nell’Orchestra di Piazza Vittorio, anche nelle band di grandi interpreti della canzone d’autore italiana come Laura Pausini, Enrico Rava e Alex Britti.
Il regista Stefano Ledda si è avvalso di una corposa squadra di collaboratori per realizzare un lavoro di grande interesse caratterizzato dalla carismatica duttilità vocale di Manul, una delle migliori interpreti delle varie tribute band internazionali dedicate all’indimenticata e straordinaria Amy Winehouse, scomparsa troppo presto, a soli 27 anni, dopo aver lasciato capolavori immortali.
“Io & Amy” è un tributo alla cantautrice britannica, una stella luminosa che ha ammaliato pubblico e critica, conquistando rapidamente la vetta delle classifiche: una folgorante meteora troppo rapidamente scomparsa, dopo aver incendiato il cielo con la sua musica piena di energia e di passione, di amarezza e rabbia, con quelle melodie che colpiscono dritte al cuore con lucida e feroce sincerità.
Un viaggio sul filo delle parole e delle note con un'antologia di canzoni, per la maggior parte contenute nell'album “Back to Black”, uscito nel 2006 per la Island Records, con un successo planetario e ben cinque Grammy Awards: da “Me and Mr. Jones” a “You Know I’m No Good”, e poi “Valerie”, “Rehab”, “Love Is a Losing Game” e la title track “Back to Black”, accanto a “Stronger Than Me”, il fortunato singolo tratto da “Frank”, il disco d'esordio frutto della collaborazione dell'artista, ancora adolescente, con il produttore hip-hop Salaam Remi.
La pièce porta sul palco, attraverso il vivido e appassionato flusso di ricordi di Paul, un batterista turnista, la vita e la musica della “Regina” britannica del soul bianco.
Dal loro primo incontro in una sala di registrazione di Londra, fino all’epilogo drammatico nell’appartamento di Amy a Camden Town.
Il racconto è punteggiato dalle melodie intramontabili di una personalità fuori dal comune che continua a esercitare, a distanza di oltre 10 anni dalla sua morte, un fortissimo interesse su milioni di fan in tutto il mondo.
L.P.