Un sorridente Carlo Verdone in toga ha ricevuto oggi il dottorato honoris causa in Beni culturali e Territorio dall'Università Tor Vergata di Roma.

Un prestigioso riconoscimento per "aver offerto un quadro autentico dell'evoluzione antropologica e sociale del nostro Paese, per aver valorizzato la cultura e il territorio di Roma, per aver conservato e rielaborato lo spirito indagatorio della grande Commedia all'italiana", come recitano le motivazioni lette dal direttore del Dipartimento di storia, patrimonio culturale, formazione e società, Franco Salvatori nel corso di una cerimonia aperta dal rettore di "Tor Vergata" Giuseppe Novelli.

Verdone ha ricevuto il dottorato anche per aver rappresentato "le diverse anime di Roma preservandone i costumi ed esaltandone la ricchezza linguistica" e "per aver intrapreso, con le sue opere, riflessioni intermediali sulle arti e sui mezzi di comunicazione, dalla musica alla televisione, riconducendole costantemente ad un'analisi delle dinamiche affettivo-familiari e delle nevrosi della società post-moderna".

QUARANT'ANNI DI ATTIVITA' - "Questa prestigiosa sorpresa - ha detto Verdone - giunge esattamente nell'anniversario dei miei quarant'anni di attività nello spettacolo e nel centenario dalla nascita di mio padre Mario. Più bel regalo non potevo riceverlo. Questo attestato di stima non potrà non responsabilizzarmi sui prossimi lavori che mi attendono. Cercherò, con accresciuto entusiasmo, di meritarmi ciò che è stato scritto nell'importante motivazione che mi assegna il dottorato. Sono nella fase più matura della mia carriera ma ho ancora tanta voglia di continuare ad osservare, analizzare e rappresentare questa realtà così complessa, così ricca di contraddizioni ed in veloce trasformazione".

PROCESSI IN TRIBUNALE - A margine della cerimonia anche alcuni commenti, dall'attore e regista romano, sul caso di Fausto Brizzi e delle molestie nel mondo dello spettacolo:"Claudio Santamaria ha detto una cosa giusta: i processi si fanno in Tribunale e i provini di fanno negli uffici". "Quando io faccio un provino - chiarisce Verdone - ho sempre accanto a me un aiuto regista. Posso invitare a casa un'attrice solo dopo che la conosco da tempo. Con Margherita Buy, con cui ho girato "Maledetto il giorno che ti ho incontrato", prima ci siamo frequentati un bel po', mi ha invitato lei a casa sua e poi siamo diventati amici".

"Un regista serio - ha aggiunto - e questo lo dico anche per le attrici, deve incontrare i suoi attori con i suoi addetti al casting, anche per farsi consigliare da loro nella scelta degli interpreti".

(Redazione Online/v.l.)
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