Va a “Tilipirche” di Francesco Piras il premio come miglior film della Sezione Visioni Ambientali della 29ª edizione del festival Visioni Italiane. Dopo Venezia e il Golden Globe, un nuovo successo per il regista cagliaritano che a Bologna ha portato la storia di un uomo costretto ad abbandonare le sue attività a seguito di una terribile invasione di cavallette. Il passaggio di gestione dell’ovile da padre a figlio risulta impossibile.

La giuria era composta da docenti, ricercatori e tecnici amministrativi dell'Università di Bologna che si occupano di sostenibilità ambientale: Giacomo Bergamini, Valentina Cappi, Giulia Cavallo, Manuela Colin, Chiara Davino, Francesco Faina, Elena Giacomelli, Antonella Giliberti

"Il film – recita la motivazione del premio - in modo molto efficace ci mostra uno squarcio sconsolato, crudo, duro, sull’impotenza dell’uomo di fronte al cambiamento cieco e impietoso dell’ambiente che lo circonda. Con realismo, grazie a una sceneggiatura molto accurata e a bravi attori, anche quelli secondari, descrive uno spaccato della realtà contemporanea e ci fa immergere in un dramma poco conosciuto. Film attuale nel mostrare le conseguenze trasversali e l’impatto che questo cambiamento ha nella struttura sociale".

“Tilipirche” è scritto e sceneggiato da Francesco Piras, e interpretato da Giuseppe Ungari e Antonio Chessa in lingua sarda nella particolare variante di Noragugume, dove sono state effettuate le riprese, sostenute dalla Sardegna Film Commission e dalla Fondazione di Sardegna.

(Unioneonline/s.s.)

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