Si è tenuto martedì 31 gennaio, presso la Sala Affreschi all’ex Convento dei Cappuccini di Quartu, l’incontro di chiusura del Progetto “Istruzione contro povertà-Percorsi didattici per i bambini rifugiati in Libano”, finanziato dalla Regione Sardegna con il patrocinio del Comune di Quartu Sant’Elena.

Si tratta di una iniziativa, proposta dall’Associazione Amicizia Sardegna Palestina ODV attraverso l’organizzazione libanese Nuwat - Social Solidarity Center, che ha riguardato complessivamente circa trecento ragazzi palestinesi e siriani fra i 6 e i 18 anni, attualmente residenti nei campi profughi di Ain El Hilweh, Badawi, Burj Al Barajneh e Naher al Bared in Libano.

I ragazzi sono stati coinvolti all’interno di percorsi di contrasto alla dispersione e di recupero scolastico e, al contempo, è stato fornito supporto informativo e psicologico alle famiglie, per aiutarle ad accompagnare i giovani nello sviluppo di competenze orientate alla prosecuzione degli studi o all’avviamento professionale.

Nel corso della mattinata sono stati presentati anche i risultati del progetto, che ha ottenuto incoraggianti percentuali di successo particolarmente nell’uscita dall’analfabetismo e nel recupero delle lingue inglese ed araba.

La parte sarda del progetto ha visto protagonista una rappresentanza delle classi primarie e secondarie dell’Istituto Comprensivo 2 “Maria Lai” di Quartu Sant’Elena. I bambini e i ragazzi sono stati coinvolti nei mesi scorsi all’interno di laboratori guidati di 15 ore, finalizzati attraverso letture e filmati a favorire la conoscenza del contesto e lo scambio coi loro coetanei in Libano. Al termine del percorso laboratoriale gli alunni quartesi hanno potuto conoscere direttamente via web i loro compagni, scambiando esperienze e conoscenze reciproche con l’ausilio dei mediatori culturali forniti dall’associazione Sardegna-Palestina.

(Unioneonline/l.f.)

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