A 107 anni quell’occlusione intestinale poteva essere pericolosa. Pericolosissima. Senza contare la scoperta di essere anche positivo al Covid.

Ma Giovanni Doppiu, pastore originario di Villanova Monteleone da anni residente in Puglia, ha superato sia la crisi che il delicatissimo intervento chirurgico cui è stato sottoposto nella Chirurgia dell’Ospedale di Molfetta, diretta dal dottor Stefano Camporeale. E ora è già tornato a casa, da nipoti e bisnipoti.

"Merito delle sue origini sarde”, spiega il nipote Salvatore a L’Unione Sarda.it, facendo riferimento alla longevità e alla tempra tipiche del popolo dell’Isola, cui la famiglia Doppiu resta ancora molto legata. E merito anche, aggiunge Salvatore, “della sua scorza, forgiata da una vita di duro lavoro come pastore”.

“Per il paziente ultracentenario – spiega una nota della Asl di Bari - sono stati giorni lunghi e difficili. Prima l’arrivo in Pronto Soccorso a Corato, città di residenza, dove sono state eseguite le valutazioni clinico-strumentali preliminari che hanno confermato la diagnosi di ostruzione meccanica intestinale, poi la procedura di trasferimento nell’Ospedale di Molfetta, per la concreta possibilità di dover intervenire chirurgicamente in urgenza. In mezzo, ad aggravare ulteriormente i rischi elevatissimi per il paziente, si è aggiunta la sua positività al Covid-19”.

Le statistiche non erano dalla parte di nonno Giovanni – sottolinea la Asl - perché pochissimi sono gli ultracentenari che riescono a superare un intervento di chirurgia maggiore in urgenza e un decorso postoperatorio così irto di difficoltà, eppure tutto quanto gli è occorso - grazie alla professionalità, all'abnegazione e alle cure premurose di tutto il personale medico, infermieristico e oss - non è stato sufficiente ad avere la meglio sul suo attaccamento alla vita e sulla sua tempra straordinaria”.

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