Dalla Sardegna al Piemonte sul filo della beneficenza e della solidarietà grazie all’iniziativa dell’associazione “A. Gramsci” di Torino. Venerdì sera, nella sede del circolo, verrà ricordata Roberta Ghisu, a 10 anni dalla sua morte. Il padre di Roberta, Michele, era originario di Ollolai e proprio dal centro della Barbagia arriva il prezioso abito tradizionale cucito per la donna, che ha perso la sua battaglia contro un tumore a 49 anni, dalle zie Michela e Anna Ghisu. Il costume sarà donato all’associazione dalle famiglie Brandajs Di Martino e Ghisu nel corso della serata il cui ricavato verrà devoluto all’Istituto di Candiolo – fondazione del Piemonte per l’Oncologia – IRCCS.

«Il dono del costume sardo è un bel gesto – ha detto Tonino Bussu studioso di storia sarda, già sindaco di Ollolai - in quanto questa opera è originale, rappresenta l'identità di una intera comunità. È molto bello, si compone di varie parti, richiede impegno, abilità e grande finezza nella sua realizzazione, soprattutto per quanto riguarda i ricami della camicia (intorno al collo e nei polsini). Ma ogni parte del costume meriterebbe un approfondito commento, per capire pure il significato metaforico che hanno certi ornamenti che si differenziano se chi lo indossa è una persona nubile o sposata. Spesso si dice che "L'abito non fa il monaco". Niente di più errato. Un tempo in Sardegna bastava guardare l'abito e subito capivano di dov'eri. Ecco con questo costume si capiva che eri di Ollolai. Grazie alla famiglia di Roberta che ha voluto fare questo gesto benefico che rappresenta un segno distintivo per l’Associazione Gramsci di Torino».

Alla serata interverrà, tra gli altri, Piero Fenu, Direttore Sanitario della Fondazione del Piemonte per l'Oncologia - Istituto di Candiolo – IRCCS.

(Unioneonline/s.s.)

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