Nessun segnale di cambiamento dalle urne in Sardegna, dove anche stavolta ha prevalso un forte astensionismo (affluenza al 56%). Ma chi è andato a votare nell’Isola lo ha fatto nel segno della continuità.

A Selargius (unico Comune con più di 15mila abitanti, oltre a Oristano) e Quartucciu sono stati rieletti i sindaci uscenti. Gigi Concu, selargino doc, ingegnere, 55 anni, ha chiuso la partita con il 58% delle preferenze. A Quartucciu risultato senza storia per Pietro Pisu che supera il 60%.

Poltrone confermate anche a Lanusei, Sant’Antioco, Terralba, Arzachena, Villasor, Calangianus, Loiri e così via. A Oristano, con il 53,7% di voti a Massimiliano Sanna che ha così evitato il ballottaggio, gli elettori hanno comunque ribadito la preferenza per il centrodestra che ha governato negli ultimi cinque anni con Andrea Lutzu, non ricandidato.

Per il presidente della Regione Christian Solinas è il segnale che il centrodestra regge e regge bene anche se il suo partito, il Psd’Az, paga pegno per essersi separato a Selargius dal resto del centrodestra e dal sindaco uscente Concu, sostenendo invece il candidato scelto da Pd e M5S Franco Camba che si è fermato al 39,3%. Manuela Chia non pervenuta con 263 voti.

Male per il centrosinistra, che aveva messo in preventivo la sconfitta ma sperava con uno stacco minore. 

Quarto mandato consecutivo per Giuseppe Ciccolini (Bitti), Samuele Gaviano (Serri) e Franco Melas (Siamanna): primi in Italia in forza di una legge regionale in vigore al momento della presentazione delle liste – e poi impugnata dal Governo – che  ha consentito di superare il limite dei tre quinquenni.

(Unioneonline)

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