Il tumore ovarico rappresenta la principale causa di morte per tumore ginecologico e la quinta per tumore nella popolazione di sesso femminile nei paesi sviluppati. Ogni anno si stima che siano diagnosticati in Europa 65mila casi, dei quali quasi 5mila in Italia. A fronte di un’incidenza relativamente bassa il tumore ovarico è, dunque, caratterizzato da un’alta mortalità.

Al Policlinico Duilio Casula, grazie alle tecniche e all’approccio multidisciplinare ad alta specializzazione, l’intervento permette un debulking ottimale (malattia residua zero) in circa l’80% dei casi.
Particolarmente impegnativo è il trattamento nei tumori ovarici avanzati, che consiste in una chirurgia radicale con l’intento di asportare tutta la neoplasia macroscopicamente visibile e, a seguire, il trattamento chemioterapico. 
Da numerosi anni il team chirurgico dell’Ostetricia e Ginecologia dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari diretta dal professor Stefano Angioni gestisce questi casi in collaborazione con la Chirurgia Generale Polispecialistica diretta dal professor Pietro Giorgio Calò e in particolare con il professor Enrico Erdas.
I casi trattati sono in continuo aumento: l’ultimo intervento è stato effettuato dal dottor Michele Peiretti, dal professor Valerio Mais e dai dottori Maria Luisa Fais e Gianmarco D’Ancona, medici specializzandi, insieme alle ostetriche Valentina Flore, Roberta Guido e Raffaela Bratzu della Ginecologia e Ostetricia. L’intervento ha visto anche la partecipazione del chirurgo generale, il professor Enrico Erdas e l’anestesista, il dottor Ignazio Gili.
L’approccio multidisciplinare rappresenta la miglior garanzia di qualità ed efficienza nell’impostazione dell’iter diagnostico-terapeutico della paziente affetta da carcinoma ovarico.
Una forte collaborazione tra chirurghi ginecologi, chirurghi generali, anestesisti, gli anatomopatologi, gli oncologi e i genetisti – spiegano dal Policlinico – garantisce il miglior approccio chirurgico, terapeutico e prognostico alla paziente con carcinoma ovarico.

(Unioneonline/v.l.)

© Riproduzione riservata