L'incredibile notizia arriva dagli Usa: i ricercatori dello Scripps Research Institute hanno sviluppato un nuovo vaccino contro il cancro che, se usato in combinazione con un altro farmaco, sembra in grado di eliminare il melanoma nei topi con un tasso di successo del 100%.

Come riportato sulla rivista "Proceedings of the National Academy of Sciences", il team ha aggiunto una molecola chiamata Diprovocim a un vaccino in grado di attirare le cellule cancerose nei siti tumorali. Diprovocim è un adiuvante, una sostanza che migliora la risposta immunitaria del corpo e questo 'mix' ha anche reso il sistema immunitario pronto a combattere la malattia nel caso poi torni.

"Questa co-terapia ha prodotto una risposta curativa completa nel trattamento del melanoma", spiega Dale Boger, co-autore dello studio. "Può addestrare il corpo a combattere i patogeni esterni, in questo caso preparando il sistema immunitario a 'inseguire' e distruggere il tumore".

Il test ha coinvolto 24 topi con una forma particolarmente aggressiva di melanoma, tutti in precedente trattamento con una terapia anti-cancro anti-Pd-L1. Gli animali sono stati divisi in tre gruppi uguali: al primo è stato somministrato il vaccino contro il cancro con Diprovocim, il secondo ha ricevuto il vaccino con un adiuvante alternativo chiamato allume e il gruppo rimanente ha ricevuto solo il vaccino.

Ma come funziona il trattamento? Il vaccino non viene somministrato direttamente nel tumore, ma in due iniezioni intramuscolari a distanza di 7 giorni.

Dopo 54 giorni, i ricercatori hanno osservato un tasso di sopravvivenza del 100% fra i topi che avevano ricevuto il siero più Diprovocim, del 25% in quelli a cui è stato somministrato il vaccino e l'allume e dello 0% in quelli che hanno ricevuto solo il vaccino.

La forza di Diprovocim, sviluppata da Boger e dal premio Nobel Bruce Beutler, deriva dal modo in cui interagisce con il sistema immunitario: l'uso della molecola ha infatti stimolato la formazione di globuli bianchi infiltranti il tumore.

Il team sta ora progettando ulteriori test pre-clinici, cercando di stabilire come funziona in combinazione con altri farmaci anti-cancro. Se avranno successo, inizieranno i test sull'uomo.

(Unioneonline/v.l.)
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