Dagli Usa la nuova pelle artificiale dotata di "super poteri"
In fase avanzata di studio un sensore "intelligente", capace di ridare sensibilità alle vittime di ustioniPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Verso una pelle artificiale e super-intelligente: è la promessa di un nuovo tipo di sensore studiato da un team di ricercatori dell'Università del Connecticut per mettere a punto in laboratorio una pelle hi-tech, in grado di restituire la sensibilità alle vittime di ustioni.
Il particolare sensore è capace di rilevare pressione, temperatura e vibrazioni, ed è fondamentale per riattivare, nei soggetti con protesi o con danni all'epidermide, il prezioso meccanismo di "allarme" della pelle.
"Sarebbe molto bello - hanno commentato i chimici Islam Mosa e James Rusling, al lavoro sul progetto - se avesse le capacità della pelle umana, ad esempio, quella di rilevare campi magnetici e onde sonore".
Mosa e i suoi colleghi hanno creato il sensore con un tubo di silicone avvolto in un filo di rame e riempito con un fluido speciale fatto di minuscole particelle di ossido di ferro lunghe appena un miliardesimo di metro, chiamate nanoparticelle. Le nanoparticelle si sfregano all'interno del tubo di silicone e creano una corrente elettrica. Il filo di rame che circonda il tubo di silicone preleva la corrente come segnale. Quando questo tubo viene urtato da qualcosa che sta subendo una pressione, le nanoparticelle si muovono e il segnale elettrico cambia.
Il team deve ancora testare il sensore rispetto a caldo e freddo, e il prossimo passo sarà quello di "appiattirlo" in modo che sia ancora più simile alla pelle.
(unioneonline/v.l.)