Ogni anno, il 9 settembre, si celebra la Giornata mondiale di Sensibilizzazione sui disturbi e le disabilità alla nascita causate dall'assunzione di alcol in gravidanza o nel primo puerperio, e quindi evitabili.

Sull’importante e attualissimo tema della FASD, acronimo scientifico dall’inglese fetal alcohol spectrum disorder, il Centro per il trattamento dei Disturbi correlati ad alcol e gioco d'azzardo (CTDPAC-GAP) diretto da Graziella Boi, con il supporto dell’Associazione Cui Prodest, organizza a Cagliari domani (domenica 9 settembre) una campagna di informazione, sensibilizzazione e prevenzione, per favorire una cultura della salute consapevole e rispettosa del nascituro al fine di tutelarlo dai rischi e dai danni causati dall'alcol.

L’evento si svolgerà in piazza Garibaldi, all’interno di un gazebo allestito per l’occasione dagli organizzatori. Nel corso della giornata, dalle 10 alle 19, medici e infermieri del Centro e volontari dell’associazione saranno a disposizione della cittadinanza con materiale informativo. All’evento è abbinato il concorso "Un pensiero d’amore per il mio bambino", destinato alle mamme che aspettano un bambino o a quelle a cui è appena nato, che prevede l’invio di una frase significativa all’indirizzo mail assoc.cuiprodest@tiscali.it o tramite sms al numero 3421307559 entro il 9 settembre alle 12. Alle 18 dello stesso giorno in piazza Garibaldi a Cagliari verranno premiate le frasi più significative.

Sono passati quasi 50 anni da quando il mondo scientifico ha scoperto, dopo lunghe ricerche, quali danni può causare l’assunzione di alcol durante la gravidanza.

Infatti comportamenti irresponsabili possono dare luogo ad una vasta gamma di disturbi, di cui la sindrome feto alcolica (FAS) è la più grave.

Dal 2014 il Centro specializzato e incardinato presso il DSM di Cagliari porta avanti un Progetto Regionale di monitoraggio, informazione e prevenzione sulla Fetopatia, rivolto alle donne in carico alle Divisioni di Ginecologia e Ostetricia e ai Consultori della Sardegna. Sono stati somministrati circa 3000 questionari al fine di monitorare l'incidenza e la prevalenza della Sindrome feto-alcolica e dei Disturbi dello Spettro ad essa riconducibili.

Dai dati ottenuti dall’elaborazione dei questionari emerge che circa il 30% delle pazienti non conosce i danni sulla salute fetale dovuti all’assunzione di alcol in gravidanza. Le disabilità associate alla FASD possono persistere per tutta la vita con gravi ripercussioni psico-fisiche e sociali. Il messaggio è semplice e non deve limitarsi al 9 settembre ma deve essere trasmesso ogni giorno: le donne che vanno incontro ad una gravidanza non devono bere alcolici.

Questo è il monito dei medici cagliaritani che, insieme alla comunità scientifica nazionale ed internazionale, lavorano alacremente giorno dopo giorno per abbattere il fenomeno e creare una cultura di prevenzione generalizzata ed estesa a tutte le classi sociali

L.P.

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