Prime reazioni politiche alla decisione del ministero della Salute di far passare la Sardegna - prima regione italiana - in zona bianca, grazie ai dati positivi sull'epidemia di Covid.

"Sono stati mesi durissimi per il Presidente Solinas e l'Assessore alla Sanità Nieddu, sottoposti al fuoco incrociato di alcuni giornalisti e certi politici irresponsabili che hanno preferito tifare contro la Sardegna piuttosto che rimboccarsi le maniche per contribuire a sradicare i focolai del virus dai territori dell'Isola. Ma, si sa, il tempo è galantuomo e oggi finalmente possiamo raccogliere i frutti del grande lavoro svolto dalla Giunta Regionale con l'ingresso della Sardegna nel regime della zona bianca", è il commento del coordinatore della Lega in Sardegna Eugenio Zoffili.

"La Sardegna in zona Bianca è un'ottima notizia prima di tutto perché certifica una situazione con dati sotto controllo, con l'indice RT più basso d'Italia e con meno di 50 casi per 100 mila abitanti. Abbiamo avuto ragione e questi sono i risultati dello screening di massa che ha permesso di individuare e isolare i casi", dice invece Antonello Peru, consigliere regionale dell'Udc. Aggiungendo: "Ma è un'ottima notizia anche per tutte quelle categorie che in questi mesi hanno subito pesantemente le conseguenze delle chiusure. Ho detto più volte che la chiusura serale di bar e ristoranti era oltre modo penalizzante, così come la chiusura totale di palestre, piscine, scuole di danza, cinema e teatri. Non si tratta ora di abbassare la guardia ma di un primo significativo passo verso il ritorno alla normalità".

In casa Pd, la consigliera regionale Rossella Pinna commenta: "Dopo mesi di grande preoccupazione e di enormi sacrifici, finalmente il Covid in Sardegna rallenta la sua corsa, il contagio sta lentamente calando, la pressione sugli ospedali è meno intensa, aumenta il numero dei guariti. Tutti elementi che rafforzano le speranze di poter superare questo annus horribilis. E se ci sono chiari i segnali che ci dicono che i Sardi sono stati attenti e disciplinati, che hanno rispettato le regole imposte dalla pandemia, il bollettino quotidiano dei contagi però ci dice che non è ancora il momento di sentirsi fuori pericolo".

"Noi facciamo il tifo per la Sardegna - aggiunge Pinna - e non ci dimentichiamo però gli eccessi ottimistici di agosto che ci hanno portato mille morti e il blocco di tutte le attività. Per questo chiediamo al governo regionale di svuotare immediatamente i depositi dei vaccini che da diverse settimane sono pronti per essere somministrati. Come dicono autorevoli esperti in lotta ogni giorno contro il virus: non basta essere la prima regione in zona bianca se poi siamo i penultimi in Italia nelle vaccinazioni. Solo un piano di vaccinazione puntuale, con regole chiare e rispettate rigorosamente, può permetterci di tornare alla normalità, far ripartire le imprese e pensare a mettere in sicurezza la prossima stagione turistica", conclude Rossella Pinna.

(Unioneonline/l.f.)
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