Christian Solinas riorganizza la presidenza della Regione e il Movimento 5 Stelle parla di un "poltronificio bis", dopo il ripristino dei consigli di amministrazione in luogo degli amministratori unici nelle società regionali.

Il disegno di legge è stato pubblicato, è cliccabile sul sito e dovrebbe arrivare in Aula dopo il 31 marzo.

Obiettivo, sostiene Solinas, è "ridisegnare l'assetto in linea con le migliori esperienze regionali e con l'obiettivo di rilanciare le attività della Giunta".

Le principali novità: la nomina di un segretario generale, un po' sul modello Palazzo Chigi, si tratta di una "figura essenziale di raccordo politico amministrativo con funzioni di vertice per il coordinamento e il controllo dei dipartimenti e delle direzioni generali della Regione". Arrivano inoltre i Dipartimenti, previsti dalla legge regionale del 1977 ma rimasti sempre sulla carta, saranno tre: programmazione, con competenza su bilancio e affari generali; ambiente ed enti locali-urbanistica, interventi produttivi (si occuperà di agricoltura, industria, lavori pubblici e turismo); e interventi sociali, in cui saranno aggregati lavoro, sanità, istruzione, cultura e trasporti. Verrà poi rilanciato il Servizio studi regionali per "rendere armonica la legislazione regionale rispetto a quella nazionale". Infine, cambieranno gli uffici di gabinetto del presidente e degli assessorati. Sarà rivoluzionato il primo, con Solinas che potrà contare su uno staff tecnico e sul Comitato per la legislazione, composto da cinque tra magistrati, avvocati, professionisti e docenti universitari, che collaboreranno alla scrittura di leggi e testi unici.

"Quanto costerà ai sardi questa riorganizzazione?", si chiede il gruppo M5S in Consiglio regionale.

Michele Ciusa, consigliere regionale pentastellato, parla senza mezzi termini di "legge moltiplica-poltrone", che "prevede nuovi incarichi dai compensi d'oro e nuove mansioni del tutto originali".

"Oggi scopriamo che la Giunta ha approvato una proposta che riguarda le strutture della presidenza e degli assessorati, prevedendo in particolare l'istituzione dei Dipartimenti, strutture sovraordinate di attuazione dell'impulso politico incardinate presso la presidenza della Regione", scrive su Facebook.

"Per ciascuno di questi Dipartimenti - continua - è previsto un direttore nominato dal presidente di Regione, un incarico di natura fiduciaria della durata di cinque anni. Aumentano a dismisura anche i consulenti del presidente e degli assessori".

La conclusione dell'esponente grillino: "Nuove poltrone a carico dei cittadini sardi. Quanto costerà questa riorganizzazione decisa da Solinas? Non è dato saperlo, l'unico dato certo è che i costi della politica continuano ad aumentare esponenzialmente. Ci batteremo per fermare queste decisioni irresponsabili e vergognose?".

(Unioneonline/L)
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